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l’illustrazione a pagina 9. A pagina 10 si legge: "sono una sorella, una figlia,
una moglie ed un’amica. Mi chiamo Ursula, che vuol dire orsolina, o piccolo
orso."
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Ecco alcune
frasi "importanti" del primo capitolo. Sono messe in disordine. Riesci ad
ordinarle secondo quella che a tuo parere potrebbe essere la cronologia del
racconto?
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Adesso comunque
non disprezzo neanche il Valzer, tanto che prima del matrimonio ne ho
insegnato i passi base al mio futuro marito per poi ballarlo con lui
durante la festa, prima di buttarci sul rock and roll. |
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Avevo
otto anni quando mio papà mi portò a mangiare un gelato fuori, solo io e
lui, e mi disse che lui e mamma stavano per divorziare. |
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Quando avevo
undici anni, mio padre mi spedì a lezioni di liscio. Le odiavo. |
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Gli americani
cambiano casa tante volte … e anche noi ci trasferimmo sulla terra
ferma. |
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Sono nata a San
Francisco nella mattina del ventiquattro giugno 1977. |
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A tre anni ci
trasferimmo in una piccola barca nella baia, vicino a Sausalito. |
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Tutti
e due i miei genitori crebbero nello stato di New York. Negli anni
Sessanta, quando San Francisco divenne il cuore del mondo hippy,
i miei genitori si fecero crescere i capelli e si trasferirono in
California. |
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L’America è sempre
stata un concetto troppo grande per me e, finché vivevo negli Stati
Uniti non mi sono mai sentita specificatamente "americana". Invece, da
quando mi sono trasferita in Italia, il mio senso di appartenenza
all’America è cresciuto. |
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Ho due sorelle,
Nicole che è più grande di me e Lara che è più piccola. |
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Mi ricordo che
all’asilo non facevo altro che disegnare, (…) alle elementari (…) la
parte più bella non era tanto quella di scrivere queste cose sui
quaderni, ma illustrarle. |
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Ogni
tanto andavo con le sorelle e la mamma a trovare la nonna Rosa. (…) La
mamma di mia nonna Rosa era immigrata negli Stati Uniti dalla Sicilia
quando era ancora piccola. |
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A ripensarci col
senno di poi, credo che tutto sommato mi abbia fatto molto bene crescere
in due case, mi dava il senso di due mondi completamente diversi. I miei
genitori vivevano in un mondo molto diverso, e vedo che il mio modo di
rapportarmi con la casa in cui vivo adesso è un miscuglio dei loro
diversi modi di rapportarsi con le loro rispettive case. |