Il bilancio sociale: una breve nota
introduttiva
Il termine bilancio
sociale può essere fuorviante, in quanto il lettore profano della materia può
facilmente intendere che il termine in oggetto faccia riferimento alla redazione
del documento economico-patrimoniale-contabile a cui sono tenute le società
lucrative. In ambito disciplinare si potrebbe pensare ad un argomento
riguardante le discipline aziendalistiche.
In realtà il termine
sociale sta ad indicare l’obiettivo di rendicontare l’attività di un Ente (sia
esso un’impresa lucrativa, un’organizzazione no profit, o un Ente pubblico)
valutando gli effetti che produce la sua azione sia verso l’interno
dell’organizzazione che verso l’esterno di essa.
Ne consegue che il
termine bilancio non fa riferimento al classico contesto stato
patrimoniale/conto economico, ma ad una valutazione complessiva dell’attività
dell’Ente, che tenga anche conto delle esternalità prodotte e degli aspetti
qualitativi, sia in relazione al benessere individuale che a quello collettivo.
Ad esempio
l’inquinamento e i conseguenti danni prodotti all’ambiente generati da
un’impresa non vengono contabilizzati nel bilancio economico-patrimoniale di
quest’ultima; ciò non toglie che se l’impresa in oggetto decidesse di redigere
il "bilancio sociale" questo aspetto, in quanto esternalità negativa, dovrebbe
essere preso in considerazione. D’altra parte la presenza di una guardia giurata
davanti l’ingresso di una banca, è rappresentata come un costo nell’ambito del
bilancio economico-patrimoniale dell’istituto bancario, ma in un ipotetico
"bilancio sociale" della stessa, dovrebbero essere valutati gli effetti positivi
della presenza della guardia giurata anche sulla sicurezza di altri locali
commerciali adiacenti alla banca (indicativamente il valore sociale aggiunto
potrebbe essere stimato in base alla diminuzione di rapine, con la conseguente
riduzione dei danni patrimoniali).
Inoltre il "bilancio
sociale" di un’organizzazione non può prescindere da una valutazione dei
principi etici che ispirano la vision della stessa.
In altre termini il
bilancio sociale utilizza i dati derivanti dal bilancio economico-patrimoniale,
ma non si esaurisce in esso, in quanto tende a dare una valutazione complessiva
che va dalla verifica del rispetto di determinati principi etici alla
valutazione degli incrementi/decrementi di benessere sociale generati
dall’organizzazione in oggetto.
Alle tecniche contabili,
ragionieristiche, ed aziendalistiche del bilancio economico-patrimoniale si
sostituiscono per la redazione del bilancio sociale, l’analisi costi-benefici,
l’analisi costi-qualità, l’analisi costi-efficacia, l’analisi balanced-scorecard,
l’analisi rainbow-scorecard, metodologie di indagine psico-sociologica,……
In sintesi si può
affermare che il bilancio sociale è un ottimo punto di partenza per un approccio
interdisciplinare che comprenda le discipline aziendalistiche, quelle più
puramente economiche, quelle psicologiche, quelle sociologiche, e quelle
etico-morali, al fine di valutare olisticamente l’organizzazione e l’attività
dell’Ente oggetto di analisi.
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