Testo della lezione tenuta dalla prof.ssa Daniela FULVI
Che cos’è la
bioetica
Il
termine bioetica ha un’etimologia che deriva dal greco bios
che vuol dire vita, e etica che designa la riflessione
sull’agire umano o meglio sul valore morale dell’agire
umano. Va rilevato come il termine etica abbia un significato
complesso nella cultura contemporanea, in cui si registrano diversi
modi di intendere tale termine.
Per
quello che ci riguarda designa i comportamenti umani in buoni,
giusti, o moralmente leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti
cattivi o moralmente inappropriati
Per quel che riguarda il
concetto di bios, esso può essere inteso a diversi
livelli: in un modo più restrittivo, parlando principalmente
della vita umana e degli interventi biomedici su di essa, oppure
inteso in senso più allargato coinvolgendo nella sfera dei
viventi gli animali, le piante, l’ambiente.
Si parla per la
prima volta di bioetica nel 1970 all'interno di un articolo
dell'oncologo americano Van R. Potter.
Potter considera la bioetica una nuova disciplina in grado di
armonizzare conoscenze scientifiche e umanistiche, un ponte tra le
scienze sperimentali e le scienze umane utile per rispondere a
questioni etiche vicine non solo all'uomo e, alla pratica medica, ma
anche riguardanti l'ambiente e l'intera biosfera del pianeta.
Avvertiva l’urgenza di un
nuovo sapere, non più soltanto finalizzato a conoscere i
fenomeni naturali e a dar loro una spiegazione, ma teso anche a
scoprire il modo in cui si potevano usare saggiamente le conoscenze
tecnico-scientifiche così da favorire la sopravvivenza umana e
migliorare la qualità della vita delle generazioni future.
L’unica possibile via di soluzione era la costruzione di un
ponte tra le due culture: quella scientifica e quella umanistica.
Il
concetto principale della Bioetica: è la persona umana
Per giungere ad una definizione di “persona umana”
possiamo avvalerci di alcuni passi significativi del testo biblico e
dei documenti del Magistero della Chiesa. Il termine “persona”
deriva dal latino e indicava le maschere che indossavano gli attori
per far giungere lontano la voce nei teatri all’aperto
dell’antichità (“per–sonare”, cioè
“far risuonare-attraverso”) e anche per caratterizzare i
loro personaggi con maschere comiche o tragiche. Di qui “persona”
prese a indicare l’uomo e la donna a partire da ciò che
ciascuno possiede di più proprio e unico: il volto.
Nella morale
cristiana, ogni individuo umano è persona, indipendentemente
dalla sua età, dal sesso, dalla condizione sociale e dalla
cultura a cui appartiene. Nessuno, quindi, può dare o togliere
ad un qualsiasi uomo la sua dignità di persona senza perdere
la propria.
DOMANDE
- Il
termine “bioetica” da quali parole deriva?
Risposta
incompleta da parte del primo studente, completata dal secondo.
-
uan
-
Quando si parla per
la prima volta di bioetica e chi ha inventato la bioetica?
Risposta
corretta
- L’inventore
della bioetica come considera questa scienza?
Risposta
non del tutto corretta
- Perché
il concetto principale della bioetica è la persona umana?
Iniziale
incertezza da parte di tutta la classe; successive risposte
incomplete.
-
Che cosa intendiamo quando parliamo di “persona umana”?
Risposta non del tutto corretta
- Per
la morale cristiana, che cosa è l’individuo?
Iniziale
incertezza da parte di tutta la classe; successive risposte
parzialmente corrette.
-
Sai spiegare con
parole tue il significato della parola “etimologia”?
Risposta accettabile, anche se incompleta.
- Come
potresti far comprendere a un ragazzo che non conosce bene
l’italiano l’espressione “valore morale
dell’agire umano”?
Risposta incompleta.
- E’ stato detto che il primo a parlare
di bioetica è stato l’oncologo americano Potter. Di
quali malattie in particolare si occupa un oncologo?
Risposta
corretta.
- Lo sai che cosa sono le scienze sperimentali?
Perché, secondo te, si chiamano così?
Prime risposte non
corrette; risposta successiva corretta.
- Che
cosa significa l’espressione “Magistero della Chiesa”?
Risposta incompleta.
Livello di difficoltà
del test:
alto;
nel discorso sono inserite parole ed espressioni non consuete nel
parlare comune (
etimologia; scienze sperimentali; magistero
della chiesa; “valore morale”). Alcuni concetti non
appaiono immediatamente percepibili da studenti di una terza media.
Livello di attenzione
della classe:
buono
Valutazione complessiva
del test:
discreta – A
tutte le domande, spesso difficili, gli studenti hanno dato risposte
non sempre complete, ma aderenti all’argomento trattato.