1. I trovatori e la lingua
Con il termine trovatori si indicano i poeti
provenzali attivi nei secoli XII e XIII presso le corti aristocratiche in
Francia meridionale, in Catalogna ed in Italia settentrionale.
Essi non furono i primi poeti a
comporre poesie in un volgare romanzo, ma furono i primi a costituire una scuola
poetica nella storia letteraria dell'Europa moderna.
Diversi per estrazione sociale e
per luogo d'origine, erano accomunati da scelte essenziali: uso della lingua
materna invece del latino; preferenza per certi temi intesi in modo nuovo e
originale (amor cortese); ideale aristocratico di poesia come corrispondenza
della forma all'immagine vagheggiata nella mente, perfezione che non si
conquista senza un rigoroso impegno.
Erano poeti e musicisti i quali usavano
quella che a quel tempo era la più raffinata delle lingue romanze, ovvero la
langue d'oc, parlata in quasi tutta la Francia meridionale e nelle regioni
confinanti dell'Italia e della Spagna. Il termine "romanza" deriva dalla
locuzione latina
romanice loqui che tradotto significa "parlare
romanicamente", in quanto queste lingue, dette anche
volgari o
neolatine, derivano appunto dal latino.
A quel tempo in Francia il latino, ereditato
dalle legioni romane, aveva dato luogo a due lingue volgari: nella Francia
meridionale si parlava la lingua d'oc (detta anche occitano o provenzale),
mentre nella Francia settentrionale si parlava la lingua d'oil (una forma
arcaica di francese chiamata a volte francese antico). Queste due lingue
venivano distinte l'una dall'altra con la parola usata per dire "sì". Nel Sud
tale parola era
oc (dal latino
hoc); nel Nord era
oïl (dal
latino
hoc ille), da cui deriva il francese moderno
oui.
La lingua più usata era quella d'oc, ed era parlata in quasi tutta la Francia a
sud della Loira e nelle regioni confinanti dell'Italia e della Spagna.
Sull'origine della parola
"trovatore" si è discusso molto, ma sembra derivi dal verbo occitano
trobar,
che significa "comporre, inventare, trovare". Pertanto, i trovatori erano coloro
che sapevano trovare la parola o la rima giusta per verseggiare con eleganza. Le
loro poesie erano messe in musica e cantate.
Tuttora sono riconosciuti due tipi di
trobar:
-
Trobar clus:
una forma
di poesia caratterizzata dalla voluta oscurità di significato dei testi, che
perciò si rivolgevano solo ed esclusivamente ad un pubblico particolarmente
raffinato e colto.
-
Trobar leu: una poesia più
semplice, di tono più lieve, dove si ricerca la comprensione ed il consenso da
parte di un pubblico più vasto.