4.Strumenti musicali del Medioevo
ARPA
Le sue origini risalgono ai primordi
dell'umanità, alla corda tesa sull'arco del cacciatore e si ritrova presso tutte
le culture dei vari continenti: in Europa si ha traccia dell'arpa di forma
triangolare proprio in Irlanda e in periodo Alto Medievale. Molti autori
italiani la descrivono e Dante loda la bravura con cui viene suonata dai popoli
nordici. Curiosamente in quasi tutte le immagini iconografiche tramandate viene
suonata da una donna.
BOUZOUKI
È lo strumento greco per eccellenza; la
caratteristica forma è a cassa panciuta e ovale, manico stretto e allungato con
tasti e quattro corde doppie e rivela le sue origini medio-orientali
apparentandolo alla famiglia dei liuti. Lo strumento può essere utilizzato per
l'accompagnamento di canzoni, ma anche per esibizioni basate su modi derivati
dalla musica turca (makams) o su melodie arabe. Le composizioni più recenti e lo
stile attuale preferiscono rifarsi alle scale maggiori e minori tipiche della
cultura europea occidentale.
CHITARRA
Strumento a pizzico così diffuso nel mondo
moderno, perché ha accompagnato le formule espressive delle ultime generazioni,
che pochi immaginano la sua antichità: dai bassorilievi ittiti del 1300 a.C.
alle raffigurazioni medievali, mantiene inalterate nei secoli le caratteristiche
fondamentali variando solo il numero delle corde: dalle quattro nel periodo
Rinascimentale alle sei della fine del Settecento. La grande diffusione avviene
nel Rinascimento soprattutto in Spagna, dove la "guitarra española" ebbe un
successo tale da venire usata a scapito del liuto, strumento allora diffusissimo
in tutto il resto del continente.
CLAVICEMBALO
Strumento a tastiera a corde pizzicate, è
un'arpa disposta orizzontalmente, le cui origini sono molto antiche: è citato
con il nome di clavicymbolum già nel 1397. Le prime fonti iconografiche
riguardanti tale strumento risalgono al 1400.
CORNAMUSA
Pur essendo uno strumento già noto
nell'antichità, la cornamusa cade in disuso nell'Alto Medioevo per ricomparire
proprio agli inizi del Basso Medioevo: musa, piva, ciaramella, zampogna, baghèt
sono i vari nomi con cui viene chiamato nelle varie parti d'Italia. L'uso della
cornamusa nel Medioevo, in base alla documentazione iconografica, era prevalente
nella musica profana per le danze popolari e castellane, ma anche per musiche
cerimoniali.
DULCIMER
Strumento musicale medievale della famiglia
del salterio, col quale ha strette affinità. Le corde, anziché essere pizzicate,
erano percosse da due bacchette dall'estremità tondeggiante.
FLAUTO
Le due grandi famiglie di flauti dell'epoca
medievale si distinguevano in flauto diritto e flauto traverso. Il flauto dolce
o diritto ha origini antichissime. E' costruito in legno con imboccatura a becco
e ha assunto forma definitiva solo nel XVI secolo.
GHIRONDA
Strumento musicale del medioevo, noto anche
con i nomi di
organistrum, gironda, symphonia, vielle à roue, formato da
una cassa armonica a fondo piatto sulla quale erano tese da quattro a sei corde.
Il suono si ottiene azionando una manovella collegata a una ruota di legno
(situata all'interno della cassa armonica) che sfrega le corde: la mano destra
agisce sulla manovella, mentre la sinistra pigia una serie di piccoli tasti, in
numero variabile da dieci a quindici, che modificano la lunghezza di due corde,
quelle che eseguono la melodia, mentre le rimanenti (corde di bordone) producono
un accordo.
LIUTO
Dalla cassa armonica bombata e
dal caratteristico cavigliere rivolto all'indietro, ha lasciato la sua
testimonianza già nel 2000 a. C. nella civiltà mesopotamica. Diffuso nel mondo
arabo viene introdotto in Europa nel XIII secolo attraverso la Spagna. Il liuto
medievale era suonato pizzicando le corde con un lungo plettro o una piuma
d'uccello, nel 1400 diventa di gran moda presso tutte le corti europee.
SALTERIO
Strumento a corde pizzicate, di origine
orientale, d forma triangolare o trapezoidale, sulla cui tavola armonica erano
tese un numero variabile di corde, da sei a quindici. Lo strumento è simile ad
una piccola arpa e le corde vengono pizzicate, percosse o strofinate.
VIOLA, VIOLINO, VIELLA
L'antenato del violino è la VIELLA, di grande
varietà morfologica per tutto il Medioevo grazie anche alla notevole diffusione
dello strumento. La viella è stata usata in tutti i generi di musica medievale
come accompagnamento alla voce o per le danze, da sola o in gruppo con altri
strumenti a fiato e a corde. Accanto alle varie tecniche a pizzico già a partire
dal XI secolo si accosta l'uso dell'archetto. Con il Rinascimento la viella si
trasforma in viola, ma sopravvive in forme popolari poco diverse da quelle
medievali.