Le cantigas di Santa Maria
Le Cantigas
de
Santa Maria sono state redatte nello
scriptorium di Alfonso X
El Sabio,
re di Castiglia e Leòn, tra il 1250 e il 1280 e rappresentano il codice musicale
più importante della monodia cortese del Medioevo europeo. Scritte in galiziano,
lingua aristocratica, narrano i miracoli della Vergine, tratti da racconti
diffusi nell'Europa del tempo, e sono ripartite in Cantigas
de miragres (Cantigas
dei miracoli) e Cantigas
de loor (cantigas di elogio), quest'ultime una
ogni dieci. Dei manoscritti contenenti le Cantigas de Santa Maria i due
principali sono custoditi all'Escorial.
La raccolta delle oltre 400 Cantigas de Santa
Maria è uno dei più importanti documenti della poesia religiosa in musica
dell'Europa Medievale. Costituisce il prodotto dell'opera di più
poeti-musicisti, voluta dal Re Alfonso X di Castiglia e per lui redatto in un
preziosissimo codice della la fine del XIII secolo. Nel panorama letterario e
musicale dell'Europa del '200 le Cantigas de Santa Maria rappresentano una delle
opere più importanti e singolari: una raccolta voluta, ordinata e in parte
creata Alfonso X, in lode e devozione della Vergine Maria, e secondo
l'intenzione del regio autore, inoltre, le Cantigas dovevano essere illustrate,
in due codici, per mezzo di 2.640 miniature, delle quali ne furono eseguite
quasi i due terzi.
Attraverso il canto monodico si narrano le
vicente di numerosi personaggi miracolati dalla Vergine Maria. Queste "cantigas
de miragres" (dei miracoli), intervallate ogni dieci da una "cantiga de loor"
(di lode), sono raccolte da tutta la tradizione mariana dell'Europa occidentale,
e mostrano particolare attenzione agli ambienti sociali più poveri ed emarginati
così come a brani di storia sacra. Notevole il contributo, i prestiti e le
influenze stilistiche della cultura europea del tempo. Da un punto di vista
musicale l'opera presenta una commistione di generi provenienti da epoche e
regioni diverse: predomina la forma poetico-musicale (ABA) di un ritornello (A)
alternato ad una strofa con ripresa finale del ritornello (BA); è presente
inoltre il canto gregoriano (l'innodia e la sequenza) e quello trovadorico (la
cansò, il rondeau e il virelai).
Non meno importanti sono le cantigas che
vedono lo stesso re Alfonso ed i suoi sudditi più volte miracolati: in questo
caso è prorpio il re, abile trovatore, ad innalzare "cantigas de Loores" alla
Vergine Santa. La situazione politico-religiosa della penisola iberica di quel
periodo mostra una conpresenza di razze, culture e religioni diverse (arabi,
ebrei, cristiani spagnoli ed europei): questo è il tema di alcune cantigas che
vedono Maria intervenire a favore delle conversioni religiose e a sostegno dei
cristiani minacciati dai mori. In questo universo medievale è presente una
continua fusione dell'elemento umano e divino, una sintesi fra il terreno e il
soprannaturale, del meraviglioso nel quotidiano.