Com'è nato il Carnevale?
Le origine del Carnevale sono antichissime,
risalgono a 4000 anni fa. Gli
Egizi,
fin dai tempi delle
dinastie faraoniche,
furono i primi ad ufficializzare una tradizione carnevalesca, con feste, riti e
pubbliche manifestazioni in onore della dea
Iside, che presiedeva alla
fertilità dei campi e simboleggiava il perpetuo rinnovarsi della vita.
Per i Romani invece i
Saturnali furono
la prima espressione del carnevale e
gradualmente, perdendo l'iniziale significato rituale, assunsero la chiara
impostazione delle feste popolari.
La personificazione del carnevale in un essere
umano o in un fantoccio, risale, invece, all'alto
Medioevo. Ne furono responsabili i
popoli
barbari che, giungendo nei paesi
mediterranei, determinarono una sovrapposizione di usi e di costumi, assorbiti
quindi dalla tradizione locale, che ne ha tramandati alcuni fino ai giorni
nostri. Durante il Medioevo e il Rinascimento i festeggiamenti carnevaleschi
entrarono anche nelle corti europee e assunsero forme più raffinate, legate
anche al teatro, alla danza e alla musica. Con il cristianesimo questi riti
pagani persero il carattere magico e rituale e rimasero semplicemente forme di
divertimento popolare, poiché la
chiesa cattolica
considerava il carnevale come momento essenziale di riflessione e di
riconciliazione con Dio. Cade infatti nel mese di febbraio, anticamente
considerato mese della purificazione e dei morti.
Si celebravano le
Sante Quarantore, (o carnevale sacro), che
si concludevano la sera dell'ultima domenica
di carnevale. Resta ancora incerta l'etimologia della parola Carnevale: potrebbe
derivare da
"Carnalia" (feste romane in onore di Saturno, nel terzo
secolo a.C.), o da
"carne-vale"
o
"carnasciale" (un invito a non mangiare carne), o ancora dal
medievale
"carnem levare" o
"carnem-laxare" ("togliere la carne"
dalla dieta quotidiana, in osservanza del precetto cattolico di non mangiare
carne nei giorni che precedevano il periodo di astinenza e digiuno della
quaresima.
Durante il cristianesimo, la Chiesa tollerò la
parte gioiosa delle feste, facendo perdere le connotazioni magiche e rituali.