Documento 8 - Relazione della Direzione Generale per la Demografia e la Razza, agosto 1940






Ministero dell’Interno
Direzione Generale per la Demografia e Razza




Al Duce

Vi riferisco brevemente sulla situazione degli ebrei dopo oltre un anno di applicazione delle varie leggi razziali, per avere da Voi, DUCE, precise direttive.

SITUAZIONE STATISTICA

Ebrei italiani

Da un calcolo approssimativo sui dati del censimento 1938, corretti ed aggiornati con i dati delle denunzie di cui al R. Decreto 17 novembre 1938-XVII n. 1728, sono presenti nel Regno circa 39.000 ebrei italiani residenti nelle varie province.
Detti ebrei sono raggruppati in circa 11500 nuclei familiari.
Tra essi figurano circa 10.000 ebrei di età inferiore ai 15 anni e circa 6000 ebrei di età superiore ai 65.
Circa il sesso si può affermare che essi sono per metà maschi e per metà donne.
Vi sono in complesso n. 6820 matrimoni misti di cui 2220 sterili e i rimanenti 4600 matrimoni con circa 13.000 figli:
1200 coppie hanno figli dichiaratisi al censimento ebrei (3500 circa);
3400 coppie hanno figli dichiaratasi al censimento cattolici o di altra religione non ebraica.
Come attività professionale si notano:
Artigiani circa n. 4350
Professionisti circa n. 5200
Industriali circa n. 1000
Impiegati circa n. 4200
Commercianti circa n. 1450
Operai e braccianti circa n. 700
Agricoltori circa n. 220.

Da tenere presente che vi sono oltre 150 ebrei ex Ufficiali delle Forze Armate e circa 250 ex funzionari dello Stato tra cui parecchi che avevano raggiunto grado elevato nella rispettiva Amministrazione.
Si possono – grosso modo – distinguere:
a. ebrei discriminati per titolo di legge n. 1924 che con le estensioni familiari formano un complesso di 4815 persone;
b. ebrei discriminati per benemerenze eccezionali n. 194 per un complesso di persone n. 417. La posizione morale e politica di tali persone è stata rigorosamente valutata dalle apposite Commissioni e le ragioni delle discriminazioni sono dettagliatamente specificate nell’allegato 2;
c. ebrei con moglie ariana circa n. 4000. Molti di questi hanno figli – considerati dalla legge non ebrei – soggetti ad obblighi militari o mobilitabili civili;
d. ebree mogli di capi di famiglia ariani, circa 2800, molte con figli quasi tutti non ebrei e quindi soggetti a servizio militare o mobilitabili civili.
Risulta che molti ebrei hanno lasciato definitivamente il Regno stabilendosi all’estero, specie nell’America del Nord. Sono in corso precisi accertamenti al riguardo.

Ebrei stranieri o apolidi

a. Autorizzati a restare nel Regno a norma degli artt. 24 2 25 – circa n. 2950. Sono ebrei o di età superiore ai 65 anni o residenti nel Regno anteriormente al 1° gennaio 1919 o coniugati con cittadini italiani;
b. Da espellere – ma ancora tollerati per le disposizioni in vigore – circa 5200.

…. omissis …..


Percorsi di lettura



  1. Le pagine proposte sono state stralciate da una lunga relazione inviata dalla Direzione Generale per la Demografia e Razza al Duce nell’agosto 1940. Da quale punto del documento è ricavabile, anche se con un certa approssimazione, la data della sua emissione?
  2. Quale finalità si propone la relazione inviata al Duce?
  3. Quanti erano nel 1940 gli ebrei residenti in Italia?
  4. Che cosa viene detto a proposito dei matrimoni misti?
  5. Quale dato emerge a proposito della presenza degli ebrei negli alti gradi delle Forze Armate e dell’amministrazione dello stato?
  6. Che cosa si dice sull’emigrazione all’estero degli ebrei italiani?
  7. Qual è il numero degli ebrei stranieri o apolidi da espellere?