La scuola secondaria di secondo grado
in Francia, Gran Bretagna, Germania
I sistemi scolastici dei venticinque Paesi dell'Unione Europea sono presentati in modo completo e organico, nelle lingue dei singoli paesi e in lingua inglese, nel sito www.eurydice.org.
In questa sede si intende unicamente focalizzare l'attenzione sulla Scuola Secondaria di secondo grado di tre paesi, Francia, Gran Bretagna, Germania, che propongono modelli formativi molto diversi, corrispondenti a specifiche concezioni dell'educazione, soprattutto in rapporto al ruolo del governo centrale rispetto alle realtà locali e al coordinamento tra i sistemi dell'istruzione e della formazione professionale.
Il sistema scolastico francese
Caratteristiche generali del sistema
Il sistema d'insegnamento pubblico francese si basa su tre principi fondamentali:
la laicità
l'istruzione obbligatoria fino a 16 anni (a partire dai sei anni; la scuola materna, dai 3 ai 6 anni è facoltativa)
la gratuità del servizio pubblico
L'intero sistema educativo è strutturato in modo gerarchico: alla sua testa si trova il Ministro dell'Educazione Nazionale, assistito da un Ministro Delegato, incaricato della formazione professionale.
Il territorio nazionale è suddiviso in 28 Académies, che non corrispondono necessariamente alle regioni e coprono ognuna da due a quattro dipartimenti Alla guida di ogni Académie è un Recteur. che rappresenta lo stato, ed è interlocutore del ministro. La sua funzione è il coordinamento delle strategie educative sul territorio e la supervisione dell'autonomia degli istituti di istruzione.
Fino al 1982 il sistema educativo francese è stato estremamente centralizzato; a partire da quell'anno è stata attivata un'azione graduale di decentramento, che ha in parte modificato il tradizionale rapporto tra l'amministrazione centrale e le amministrazioni locali.
Lo stato conserva tuttavia una funzione importante: è garante del buon funzionamento del servizio pubblico e della qualità dell'insegnamento e a questo fine si riserva la definizione degli orientamenti pedagogici e dei programmi d'insegnamento; assume su di sé il compito di reclutare, formare e amministrare il personale della scuola; fissa gli statuti e le regole di funzionamento degli Istituti scolastici; stabilisce per ogni Istituto il numero degli insegnanti e del personale amministrativo.
Il Ministero dell'Educazione Nazionale fissa anche il calendario scolastico, sulla base di 316 mezze giornate di lavoro effettivo per anno scolastico e stabilisce le date delle vacanze.
Ai Comuni, ai Dipartimenti e alla Regioni sono stati delegati poteri riguardanti la programmazione degli investimenti per l'istruzione, per quanto riguarda sia la costruzione di nuove scuole, sia il funzionamento di quelle esistenti.
Il processo di decentramento è più evidente nella formazione professionale, che riguarda i giovani tra i 16 e i 26 anni. E' stato infatti affidato alle Regioni il compito di individuare, in accordo con le autorità accademiche, adeguati piani di sviluppo delle qualifiche professionali. Questi "piani regionali" riguardano non solo la formazione iniziale, ma anche quella permanente, in particolare attraverso l'alternanza scuola-lavoro.
In rispetto del principio della laicità dell'istruzione, nelle scuole pubbliche francesi non è previsto l'insegnamento della religione.
Il sistema scolastico statale
scuola materna - tre anni - non obbligatoria (dai 3 ai 6 anni)
scuola elementare - cinque anni (6 - 11 anni)
scuola secondaria:
Collége
classe sesta classe quinta classe quarta classe terza (prevede due opzioni: lingua moderna o tecnologia) Brevet = esame finale
Canale generale: Liceo generale o tecnologico
a. Liceo di tipo generale
classe seconda
in comune per l'indirizzo generale e tecnologico
L - Letteraria
classe prima
ES - Economica e Sociale S - Scientifica
classe terminale
insegnamenti obbligatori generali e specialistici
BAC generale
b. Liceo di tipo tecnologico
classe seconda
in comune per l'indirizzo generale e tecnologico
classe prima
prevede molti indirizzi. I più seguiti sono:
STI (Scienza e Tecnologia Industriale, con sette specializzazioni industriali: meccanico, elettronico, elettrotecnico, ottico, dell'energia, dei materiali, del genio civile);
STT (Scienza e Tecnologia Terziaria, con due specializzazioni nella classe prima: gestione e attività e comunicazione commerciale. Le specializzazioni nella classe terminale diventano quattro: gestione, informatica gestionale, comunicazione amministrativa, comunicazione commerciale);
SMS (Scienze Medico - Sociali);
STL (Scienze e Tecnologie di Laboratorio)
Esistono poi specializzazioni per le arti applicate, per l'industria alberghiera, per la musica e danza, per la scienza e la tecnologia dell'agronomia e dell'ambiente; per la scienza e la tecnologia.
classe terminale - insegnamenti obbligatori e facoltativi
Canale professionale: Liceo professionale e Centri di Formazione
Liceo professionale
a scelta
facoltativi
classe seconda professionale classe terminale
primo anno CAP secondo anno CAP
Prima professionale Terminale professionale
BEP
CAP
BAC professionale
UNIVERSITÀ
Canale generale
I Lycèes generali e tecnologici
I Lycèes generali e tecnologici prevedono tre anni di frequenza, iniziando dalla seconda classe (come prosecuzione della terza classe del Collége: l'ordine di sviluppo del curriculum della scuola secondaria francese è inverso rispetto a quello italiano: va dalla classe sesta alla classe prima e si conclude con la classe terminale).
All'inizio del ciclo, nella prima quindicina di settembre, il Ministero dell'Educazione Nazionale attua una valutazione a livello nazionale sugli studenti in ingresso ai Licei, mediante una prova in francese, matematica, storia e geografia, prima lingua straniera.
A conclusione dei tre anni si consegue il BAC, che si differenzia in BAC generale e in BAC tecnologico.
Nella classe seconda il curriculum è comune per i due indirizzi, e prevede uno specifico orientamento finalizzato a facilitare allo studente la scelta di indirizzo
Il programma impone sette materie comuni e una a scelta: o scienze della vita e della terra o tecnologia dei sistemi automatizzati. Oltre a queste materie lo studente dovrà sceglierne due opzionali obbligatorie e una facoltativa tra le 18 proposte; la scelta delle materie è in relazione all'indirizzo che lo studente intenderà seguire nella classe prima, ma non è vincolante: sono possibili ripensamenti e corsi integrativi.
Gli obiettivi delle materie comuni sono:
consentire agli studenti di conoscere il mondo attuale, stimolando il loro giudizio critico (educazione civica, giuridica e sociale);
acquisire la capacità di sostenere un dibattito con adeguate argomentazioni;
acquisire la capacità di comunicare in una lingua straniera;
acquisire la capacità di utilizzare moderni strumenti di informazione;
acquisire la capacità di partecipare alla vita culturale e artistica (a questo fine sono stati istituiti dei "laboratori di espressione", in collaborazione con istituzioni esterne)
Per favorire l'autonomia degli studenti, le ore obbligatorie di corso sono state ridotte a favore di attività in piccoli gruppi, con lavori guidati da esperti, in particolare nell'ambito delle lingue straniere e dell'informatica.
Nelle discipline francese, matematica, storia e geografia l'insegnamento viene impartito per moduli, in modo da scomporre l'assetto rigido delle classi e lavorare prevalentemente per gruppi.
Gli studenti in difficoltà possono ricorrere a un sostegno individualizzato, con gruppi al massimo di otto allievi Gli studenti dispongono inoltre di un monte ore autogestito.
La classe prima del canale generale prevede tre indirizzi:
L - Letterario
ES - Economico e Sociale
S - Scientifico
L'indirizzo L ha al suo centro l'analisi e la riflessione linguistica, tanto della lingua nazionale quanto di altre lingue europee o classiche. Si possono fare diverse opzioni: seconda e terza lingua straniera; seconda lingua straniera e lingua classica; seconda lingua straniera e arte.
L'indirizzo ES si concentra sull'evoluzione sociale e i suoi programmi sono incentrati sulle scienze economiche e sociali, la matematica, la storia e geografia.
Anche in questo indirizzo sono previste diverse opzioni; la più seguita è quella che accorpa scienze sociali e una seconda lingua straniera.
L'indirizzo S si basa essenzialmente su matematica, fisica, scienze e seconda lingua straniera.
Nelle scelte degli studenti viene preferito l'indirizzo S (48%), seguito dall'indirizzo ES (27,5 %) e dall'indirizzo L (24,5%).
La classe prima del canale tecnologico prevede molti indirizzi. I più seguiti sono:
STI (Scienza e Tecnologia Industriale, con sette specializzazioni industriali: meccanico, elettronico, elettrotecnico, ottico, dell'energia, dei materiali, del genio civile);
STT (Scienza e Tecnologia Terziaria, con due specializzazioni nella classe prima: gestione e attività e comunicazione commerciale. Le specializzazioni nella classe terminale diventano quattro: gestione, informatica gestionale, comunicazione amministrativa, comunicazione commerciale);
SMS (Scienze Medico - Sociali);
STL (Scienze e Tecnologie di Laboratorio)
Esistono poi specializzazioni per le arti applicate, per l'industria alberghiera, per la musica e danza, per la scienza e la tecnologia dell'agronomia e dell'ambiente; per la scienza e la tecnologia dei prodotti agro - alimentari.
Alla fine della classe prima, tanto del canale generale quanto del canale tecnologico, gli studenti sostengono due prove di francese (una scritta e una orale); le votazioni di queste prove valgono per il primo gruppo di prove del BAC finale.
Nella classe terminale del canale generale sono presenti insegnamenti obbligatori, un insegnamento specialistico (a scelta fra quattro discipline), e insegnamenti facoltativi.
Per l'indirizzo L i profili per l'esame finale sono quattro: lettere e lingue straniere (2 o 3 lingue); lettere classiche, con greco e/latino; lettere e matematica; lettere e arte.
Per l'indirizzo ES i profili per l'esame finale sono tre: economia - scienze sociali; economia - matematica applicata; economia e lingua.
Per l'indirizzo S i profili per l'esame finale sono cinque: scienze - matematica; scienze - fisica - chimica; scienze - scienze della vita e della terra; scienze - tecnologie industriali; scienze - biologia -ecologia - agronomia.
In tutte le opzioni è presente lo studio di una lingua straniera
Nella classe terminale del canale tecnologico sono presenti diverse specializzazioni. Gli insegnamenti impartiti sono sia di tipo generale, come il francese, la filosofia, la matematica, la storia , la geografia, una lingua straniera, sia di tipo specialistico, secondo il BAC scelto.
Infatti il Baccalauréat tecnologico è finalizzato all'acquisizione di conoscenze generali e di qualifiche professionali equivalenti a un tecnico di gestione per ampie aree tematiche (meccanica, elettronica, agronomia...); ciò lo differenzia dal Baccalauréat Professionale, che è orientato verso una professione o un mestiere specifico.
Il Baccalauréat tecnologico permette sia la prosecuzione degli studi all'Università, sia l'inserimento professionale.
La prova d'esame, per il conseguimento del BAC, si articola in due fasi.
Nella prima fase sono esaminate le materie obbligatorie con prove scritte, la materia specialistica a scelta con prove scritte e orali e le opzioni a scelta con verifiche orali e scritte.
La seconda fase comprende una prova orale inerente due materie superate nello scritto.
Il canale professionale
Nei licei professionali è obbligatorio uno stretto rapporto di collaborazione con il mondo del lavoro; sono previste pertanto precise azioni di integrazione delle attività pedagogiche tra istituti formativi e azienda.
La durata dei periodi da trascorrere in impresa varia in relazione alle diverse specializzazioni, e deve tener conto del rispetto della qualità dell'insegnamento.
Le imprese, gli istituti formativi e gli studenti sono legati da "contratti di formazione" nei quali sono indicate le attività professionali da svolgere in rapporto al profilo professionale da acquisire e le procedure dell'inquadramento aziendale dello studente.
Lo studente è seguito da un tutor designato dall'impresa e da un'équipe pedagogica dell'istituto formativo.
Una serie di provvedimenti regolamenta i rapporti tra le esigenze di reclutamento e di formazione del personale dell'azienda e i progetti tecnici che l'istituto formativo può elaborare di sua iniziativa.
L'istituto formativo deve poter beneficiare delle competenze tecnologiche messe a disposizione nel partenariato con l'impresa. Sono previsti perciò particolari contratti da proporre agli insegnanti che intendano dare una cooperazione tecnologica all'azienda.
Presso il Ministero dell'Educazione Nazionale è stato costituito un Dipartimento specializzato per la formazione professionale (CEREQ - Centre d'Etudes e de Recherces sur les Qualifications).
Il CEREQ, che lavora a contatto con il Ministero dell'Occupazione e della Solidarietà Sociale, ha anche il compito di studiare la domanda di qualificazione professionale da parte del mondo del lavoro, e di decidere le linee generali dell'istruzione scolastica in ambito professionale.
Nel 1997 è stato istituito un Comitato Consultivo dell'insegnamento professionale, presieduto dal ministro, composto da rappresentanti degli imprenditori, dei sindacati, dei Consigli regionali, degli insegnanti.
Sul territorio sono stati poi dislocati Centri finalizzati allo sviluppo e all'organizzazione della formazione professionale, denominati Greta (Groupements d'Etablissements), che consorziano istituti di formazione professionale e istituti di istruzione secondaria inferiore e superiore.
A determinare il calendario scolastico del canale professionale interviene anche il Ministero dell'Occupazione e della Solidarietà Sociale.
Il Liceo Professionale propone dunque un tipo di insegnamento concreto, in rapporto con l'impresa e le diverse attività lavorative: Suo obiettivo è far acquisire ai giovani conoscenze e "saper fare" in ambito professionale; conduce in due anni di studi a circa 250 "Certificati di attitudine professionale" (CAP) e a 50 "Brevetti di studi professionali" (BEP).
Si accede al canale professionale dopo il 3° anno di Collège; dopo due anni si può conseguire tanto un CAP quanto un BEP.
Il CAP e il BEP possono essere conseguiti anche nei Centri di Formazione d'Apprendistato (CFA).
Nei due anni di formazione per conseguire il CAP o il BEP vengono impartiti insegnamenti generali, tecnici e professionali; l'orario globale di formazione varia tra le 1580 e le 1700 ore ed è equamente diviso tra le materie d'insegnamento generale e quelle tecnologiche e professionali
La formazione in liceo si alterna al lavoro in azienda; nei due anni sono previste sedici settimane obbligatorie di stages in azienda
Gli studenti che hanno conseguito un CAP o un BEP possono proseguire gli studi per altri due anni e conseguire il "Baccalauréat professionale", che conta 48 specializzazioni.
C'è altresì la possibilità per questi studenti di accedere al BAC tecnologico (di passare cioè dal canale professionale a quello tecnologico dei Licei), frequentando una classe detta di "Primière adaptation", che consente loro di rinforzare le conoscenze in matematica, tecnologia, fisica, per chi è orientato alla filiera industriale; lingue straniere, francese, matematica per chi è invece orientato verso la filiera economica.
Possono accedere ai due anni di preparazione al BAC Professionale anche gli studenti che hanno conseguito un Brevetto di studi professionali agricoli (BEPA) o un certificato d'attitudine professionale agricola (CAPA),
Le statistiche mettono in evidenza che la difficoltà incontrata nella riuscita è maggiore per gli studenti muniti di CAP rispetto a quelli che hanno conseguito un BEP.
La preparazione al BAC Professionale può avvenire anche in alternanza scuola - lavoro e attraverso una formazione a distanza.
L'orario settimanale totale d'insegnamento obbligatorio è fissato tra le 30 e le 35 ore; l'insegnamento giornaliero non deve superare le 8 ore.
Le discipline d'insegnamento sono le seguenti:
formazione professionale, tecnologica e scientifica, comprendente anche matematica e fisica
ore 17 - 18
lingua francese
ore 3 - 4
lingua straniera
ore 2 - 3
storia e geografia
ore 2
educazione artistica - arti applicate
ore 2
educazione fisica e sportiva
ore 2
Secondo una rilevazione attuata nel 2003, più del 15% degli studenti che hanno conseguito un BAC professionale si iscrivono all'Università.
Tra questi studenti una larga parte segue i programmi di alternanza scuola - lavoro, che permettono di seguire i corsi universitari.e di esercitare nello stesso tempo una professione.
Informazioni dettagliate sulla scuola francese, a tutti i livelli, possono essere ricavate dal sito dell'Office National d'Information sur les Enseignements et les Professions (ONISEP), che dipende dal Ministero dell'Educazione Nazionale: www.onisep.fr
La scuola privata
Le scuole private hanno la facoltà di stipulare un contratto con lo stato, il quale garantisce una sua partecipazione finanziaria riservandosi la facoltà di esercitare su di esse controlli amministrativi e pedagogici.
Sulla base di questo contratto, lo stato prende in carico la remunerazione degli insegnanti e finanzia l'acquisto dei materiali didattici necessari allo svolgimento dei programmi previsti nella scuola pubblica.
Le scuole private possono anche beneficiare di finanziamenti di Enti Locali (Comuni, Dipartimenti, Regioni).
Il contratto con lo stato impone alle scuole private di rispettare i programmi nazionali e le materie di insegnamento di base, di utilizzare manuali scolastici conformi a quelli usati nelel scuole pubbliche e di rispettare le regole generali relativi agli orari d'insegnamento nelle scuole pubbliche.
Il sistema scolastico inglese
Il sistema di istruzione e formazione in Gran Bretagna consta di quattro sottosistemi, relativi a Inghilterra, Galles, Scozia, Irlanda del nord. Lo schema qui riprodotto si riferisce al sistema inglese e, in parte, a quello del Galles.
Caratteristiche del sistema scolastico
La caratteristica fondamentale del sistema scolastico inglese è l'ampia autonomia delle scuole, per quanto riguarda le scelte didattiche, la flessibilità dei programmi, la gestione amministrativa. In particolare l'Education Act del 2002 prevede per tutte le scuole statali la facoltà di sperimentare programmi innovativi e l'autonomia nella ricerca di fonti di finanziamento, con possibilità di aggregazione in school companies (gruppi di scuole autorizzate a fornire servizi).
L'educazione statale, per il periodo della scuola dell'obbligo, si basa su questi tre principi:
gratuità;
educazione a tempo pieno;
flessibilità dei programmi, adattabili alle esigenze degli studenti
Tutti i programmi devono essere a grandi linee, equilibrati e adattabili all'età, alle abilità, alle attitudini degli studenti.
L'Education Act del 2002 definisce in questo modo la finalità dell'educazione:
promuove lo sviluppo spirituale, morale, culturale, mentale e fisico degli studenti a scuola e nella società;
prepara contemporaneamente gli studenti per le opportunità, le responsabilità e le esperienze della vita adulta.
La fonte primaria della legislazione scolastica è il Parlamento. La delega per l'esecuzione delle sue deliberazioni viene data al Secretary of State for Education and Skills (che regge il Department for Education and Skills, DfES), nominato dal Primo Ministro e responsabile di fronte al Parlamento della conduzione del sistema educativo.
Per l'educazione post obbligo, in particolare in collegamento col mondo del lavoro, col DfES collabora il Learning and Skill Council (LSC), un'Istituzione pubblica che include rappresentanze del mondo del lavoro, dei sindacati, di enti di formazione e apprendistato, di enti locali.
Il sistema educativo si avvale anche di istituzioni territoriali, i LEA (Local Education Authority), consigli elettivi operanti nelle contee, nei distretti metropolitani e nei Comuni in Inghilterra e nel Galles. I compiti dei LEA attualmente si estendono soprattutto a livello di distribuzione alle scuole dei fondi per l'educazione, sulla base dei bisogni delle comunità locali, di monitoraggio degli standard educativi, di controllo dell'espletamento dell'obbligo scolastico.
Secondo l'aspetto giuridico amministrativo, le scuole si dividono in due categorie: le maintained schools (o state schools), finanziate con fondi pubblici, e la cui frequenza è gratuita, e le independent schools, che ricevono finanziamenti privati ed esigono il pagamento di rette da parte degli studenti.
Con lo School Standard and Framework Act del 1998, finalizzato a innalzare lo standard dell'educazione scolastica, le maintened schools sono state strutturate in Community schools (per lo più create dalle LEA e di loro proprietà), foundation schools, (che possono essere create e gestite tanto dallo stato, quanto da fiduciari delle scuole, o dalle stesse LEA), voluntary controlled schools and voluntary aided schools (per lo più fondate dalla Church of England o dalla Catholic Church).
Le independent schools si distinguono in nursery schools, (per i bambini sotto i cinque anni), preparatory schools, scuole di grado primario, e in public schools, frequentate dai ragazzi fra gli 11 - 12 e i 18 anni. Le rette di queste scuole sono assai elevate, così che esse rappresentano solo il 6% del totale delle scuole inglesi.
L'età scolare dell'obbligo (Compulsory Education) inizia con il 5° anno e si conclude con il 16° anno. Per l'età dai 2 ai 5 anni è disponibile la nursery school non obbligatoria.
L'istruzione secondaria post - obbligo (Post Compulsory Education), dai 16 ai 18/19 anni è fornita dagli Istituti di further education.
Il Further and Higher Education Act del 1992 definisce in questo modo la further education:
un'educazione a tempo pieno o parziale adattabile alle esigenze delle persone oltre l'età della scuola dell'obbligo (16 anni), che include l'addestramento professionale, sociale, fisico e ricreativo (i recreational courses, che non conducono ad alcuna qualificazione, sono rivolti agli adulti e includono materie come pittura, disegno, fotografia, ceramica, ma anche salute e benessere);
un impiego organizzato del tempo libero dal lavoro al fine di realizzare attività educative.
Le Further Education Institutions sono autonome e usufruiscono di uno stato legale simile a quello delle public companies.
Nel 2002 è stato pubblicato un importante documento, il Success for all, che mette a fuoco gli obiettivi chiave dell'educazione e della formazione post obbligo per i prossimi anni. Questi obiettivi riguardano l'esigenza di far fronte a tutti i bisogni formativi, di valorizzare le scelte degli studenti, di innalzare la qualità dell'insegnamento attraverso una migliore formazione degli insegnanti.
Dopo i 18/19 anni si accede all'Higher Education (Università).
Il curriculum dell'obbligo è articolato in 4 livelli o tappe - chiave: (key stages):
key stage 1 per gli studenti dai 5 ai 7 anni;
key stage 2 per gli studenti dai 7 agli 11 anni;
key stage 3 per gli studenti dagli 11 ai 14 anni;
key stage 4 per gli studenti dai 14 ai 16 anni.
Struttura del sistema scolastico statale
Nursery school - Va dai tre ai cinque anni; non è obbligatoria e può essere fornita dalle maintened schools (gratuite) o da scuole private (a pagamento).
Compulsory Education - Scuola dell'obbligo:
Primary school, per i ragazzi dai cinque dai 5 agli 11 anni (Key stages 1 - 2);
Secondary school, per studenti dagli 11 fino ai 16 anni (Key stages 3 - 4). Si suddivide in:
Comprehensive school: accoglie la massima parte degli studenti - Fornisce un'educazione di carattere generale; è un centro di insegnamento polivalente e non selettivo; vi si accede senza alcun esame - Alcune scuole sono indirizzate agli studenti fino ai 16 anni; altre agli studenti fino ai 19;
Grammar school: è rivolta agli studenti più dotati; vi si accede superando un test. E' frequentata dal 15% degli studenti delle Secondary Schools;
Technology Colleges: specializzati nelle moderne tecnologie;
Languages Colleges: specializzati nell'insegnamento delle lingue moderne;
Arts Colleges: specializzati nell'insegnamento artistico;
A partire dall'anno scolastico 2003/2004 è stato attivato un nuovo diploma "ibrido", il "General Certificate of Secondary Education qualifications GCSEs" che mette insieme preparazione generale e formazione professionale.
Per tutti i tipi di secondary education ci sono sei aree di studio obbligatorie. Sono: inglese; matematica; scienze e tecnologia; ambiente e società; creatività ed espressività; linguistica. A queste aree se ne aggiungono altre specifiche per indirizzo. Sono previste di norma due settimane di esperienza di lavoro.
Esame di conclusione dell'educazione obbligatoria (sixteen plus)
Post-compulsory Education - Scuola post obbligo
Further: per studenti dopo i 16 anni. Questo livello può includere anche l'higher education. Gli studenti sono obbligati a versare una retta; sono previsti però esoneri per le categorie disagiate. Si distingue in:
General Education College (Formazione generale)
Viene impartita nei Sixth Form Colleges, che conducono al GCSE (General Certificate of Secondary Education -Advanced Level - AL) oppure ad un esame di tipo avanzato AS (Advanced Supplementary), equivalente a metà di un Advanced Level. L'esame si sostiene di norma a 18 anni, dopo due anni di frequenza del College. L'AL permette di accedere all' Higher Education (Università)
General National Vocational Qualification (GNVQ) e Vocational GCSEs (Formazione professionale)
Queste certificazioni sono conseguibili anche nell'età dell'obbligo, e in questo caso completano il key stage 4.
Il GCSEs permetteil passaggio ai corsi di Formazione generale, oltre che l'inserimento nel mondo del lavoro.
Con la sua introduzione si è voluto dare pari dignità alla formazione generale e a quella professionale.
La formazione professionale può essere impartita anche in Centri per l'educazione degli adulti, in Centri di Addestramento in ambienti di lavoro, in centri privati di addestramento o in organizzazioni di volontariato. Esiste poi la possibilità della Formazione a distanza negli Open College. Sono previste molte agevolazioni per gli studenti che, pur lavorando, intendono proseguire gli studi.
Per gli studenti che non sono in grado di affrontare corsi regolari di Further Education, sono previste qualifiche dette Entry Level, dalle quali si può poi passare ai corsi superiori. Questi corsi si riferiscono sia alle discipline previste nel National Curriculum, come inglese o scienze, sia a materie professionali, come amministrazione aziendale.
La maggior parte dei "further education colleges" offre sia corsi scolastici di carattere generale sia corsi professionali. Se la formazione avviene in Istituti che tengono anche studenti di età inferiore ai 16 anni, la post-compulsory education viene considerata secondary education.
Il national curriculum
Nel 1988 il Department for Education and Skills ha introdotto per la prima volta nelle scuole di stato un curriculum nazionale obbligatorio (national curriculum and religious education). Il National Curriculum attualmente in vigore è stato emanato dall'Education Reform Act del 1996, integrato dall'Education Act del 2002.
Il national curriculum si applica solo per l'educazione dell'obbligo; non riguarda pertanto la further Education.
Il national curriculum impone i seguenti obblighi:
fissa le materie obbligatorie per ogni livello della scuola dell'obbligo
Per i key stage 1 e 2: inglese, matematica, scienze formano i core subjects; tecnologia dell'informazione e della comunicazione, disegno e tecnologia, storia, geografia, arte e disegno, educazione fisica sono i foundation subjects. Per il key stage 3: inglese, matematica, scienze formano i core subjects; disegno e tecnologia, tecnologia dell'informazione e della comunicazione (ICT), storia, geografia, una lingua straniera, arte, musica, educazione fisica, educazione civica, comprendente la responsabilità sociale e morale, la partecipazione alla vita comune sono i foundation subjects. Per il key stage 4: Inglese, matematica, scienze, disegno e tecnologia, tecnologia dell'informazione e della comunicazione, una lingua straniera, educazione fisica. Per i key stages 3 e 4 è previsto lo studio di una lingua straniera, scelta dalle singole scuole. Nel key stage 4 è incoraggiata la flessibilità dell'organizzazione scolastica; le scuole possono offrire agli studenti una scelta di materie più ampia rispetto a quelle del national curriculum. Un particolare programma, inoltre, lo "specialist schools programme" consente alle maintained secondary schools di specializzarsi in una specifica area del curriculum, pur seguendo il National Curriculum, in modo da garantire agli studenti una formazione ampia e equilibrata. Queste scuole secondarie specializzate (Specialist schools), oltre ad essere finanziate dallo stato, possono ricevere finanziamenti da sponsor privati. I finanziatori possono essere rappresentati nell'organi di gestione delle scuole, lo school governing body. E' loro consentito di selezionare gli allievi, in rapporto alle loro attitudini. I programmi di ciascuna materia non sono definiti, per renderli adattabili alle esigenze locali; per ogni materia è solo fissata una linea - guida. Non vengono neppure determinati gli orari per ciascuna materia. Il Qualifications and Curriculum Authority (QCA) tuttavia ha prodotto una guida pratica su come le scuole secondarie nel key stage 3 dovrebbero pianificare il tempo da dedicare allo svolgimento del curriculum nazionale; per l'inglese e la matematica, ad esempio, viene consigliato un minimo di tre ore alla settimana.
fissa gli obiettivi educativi per ogni livello della scuola dell'obbligo - L'obiettivo fondamentale per le primary schools consiste nell'assicurare a tutti gli studenti un buon livello di apprendimento in inglese, matematica e scienze. Accanto a questi obiettivi, per lo stesso livello scolastico sono stati fissati sei "key skills" (abilità di base), ritenuti necessari per il successo nel lavoro, nell'educazione e nella vita quotidiana. Sono: la comunicazione, la competenza matematica, la tecnologia informatica, la capacità di lavorare con gli altri, la capacità di migliorare il proprio apprendimento e le proprie prestazioni, la capacità di risolvere problemi. Per tutto il percorso scolastico sono stati inoltre individuati dei Thinking skills (abilità di riflessione), che completano i precedenti "key skills", riguardano le capacità di ragionamento, di ricerca, di creatività, di comprendere come si può imparare.
determina i criteri di valutazione - La valutazione è affidata al giudizio degli insegnanti, a test nazionali e ad esami. L'esame più importante è quello fissato al 16° anno (sixteen plus), che verte essenzialmente sulle tre materie del common core e si conclude con il rilascio del GCSE (General Certificate of Education) - Le prove di questo esame sono definite da organismi detti Examing Boards, secondo alcuni orientamenti didattici validi su tutto il territorio nazionale. Nessun diploma ha valore legale; il titolo di studio rappresenta unicamente una certificazione di cui si può tener conto per stabilire l'idoneità all'iscrizione all'Università o a certi tipi di impiego. Ogni Università fissa autonomamente i requisiti richiesti per l'ammissione e i criteri delle prove d'esame.
I National Curriculum deve essere considerato come una struttura che le scuole adattano al loro particolare curriculum; il principio basilare che sottostà all'educazione scolastica è che essa deve fornire un curriculum di base equilibrato ed ampio, adattabile all'età, alle abilità, alle attitudini, alle specifice esigenze dei ragazzi, anche in situazione di disabilità (special educational needs =SEN).
Al National Curriculum si unisce l'educazione religiosa obbligatoria. Le famiglie hanno però il diritto di ritirare i loro figli dalle lezioni di educazione religiosa.
Tutte le maintained schools sono obbligate a offrire agli studenti un programma di educazione sessuale, che include informazioni sull'AIDS, HIV e altre malattie trasmissibili per via sessuale. Devono inoltre dare informazioni sulle droghe, sull'alcol e sul tabacco.
Per gli studenti con disabilità sono previsti percorsi educativi specifici, secondo il progetto Special Educational needs (SEN).
Metodi di insegnamento
Non esiste alcuna prescrizione ufficiale sui metodi di insegnamento e sui materiali per l'apprendimento, che sono a discrezione dell'insegnante di classe, in accordo con il dirigente della scuola, e con il team di insegnanti coordinatori delle singole aree disciplinari. Ogni insegnante deve garantire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal National curriculum e assicurare, nello stesso tempo, un insegnamento individualizzato secondo le esigenze degli studenti.
L'attività didattica di norma si svolge in gruppi di studenti di diverse abilità; è pratica comune però anche la suddivisione degli studenti secondo la loro abilità e il loro particolare interesse per certe materie (pratica detta 'setting'). Questa suddivisione è per lo più temporanea, riferita a un progetto di lavoro. Molto spazio è riservato agli strumenti audiovisivi e all'apprendimento on line.
Per aiutare gli insegnanti la "Qualification and Curriculum Authority(QCA)" ha prodotto materiali didattici per tutte le aree disciplinari, rinvenibili anche in rete (1).
Come per gli studenti della primary school, anche per quelli della secondary school non sono prescritti manuali di studio. Tuttavia gli studenti sono tenuti a leggere, durante il percorso scolastico della secondary school alcuni testi, come le opere di Shakespeare e altri poeti centrali di ogni epoca (una guida a queste letture è fornita dal QCA).
In genere non ci sono norme che limitino in modo preciso il numero degli studenti per classe. Solo per alcune materie specialistiche, come musica, arte, disegno, è previsto che gli studenti non siano più di 20 per classe o gruppo.
Per le scuole dell'obbligo il National Curriculum prevede specifiche procedure di valutazione a livello locale e nazionale per ogni key stage.
Tutte le scuole sono obbligate e tenere un registro per ogni studente, con le tappe fondamentali della sua carriera scolastica e dei suoi progressi.
Le scuole private
Le scuole private sono conosciute come Independent schools o, nel settore delle Scuole Secondarie, come Public schools.
Non ricevono fondi statali e sono finanziate mediante fondi privati, derivanti soprattutto dalle rette. Si estendono su tutti i livelli di formazione. Devono essere registrate presso il Secretary of State e possono essere chiuse se non garantiscono un servizio soddisfacente. Sono ispezionate dagli Her Majesty's Inspector (HMI) di norma ogni cinque anni.
Il curriculum delle scuole private è sotto la responsabilità dei loro dirigenti, e benché esse siano invitate a tener conto del National Curriculum, non sono obbligate ad attenervisi in blocco.
Aspetti particolari dell'educazione privata, nel settore dell'obbligo, sono costituiti dalle seguenti Istituzioni:
i City technology colleges (CTCs) e i City colleges for the technology of the arts (CCTAs).
Queste scuole sono in larga parte finanziate e dirette da sponsor privati e possono ricevere anche contributi statali. Si devono trovare esclusivamente in aree urbane e devono attenersi a un curriculum prevalentemente basato sulla scienza e sulla tecnologia, o nel caso dei CCTA sulla tecnologia applicata alle arti e alla creatività. Non richiedono alcuna retta agli studenti.
le Academies - Sono istituite in aree rurali svantaggiate; sono finanziate in parte da sponsor e da gruppi di volontariato, in parte dallo stato. Si rivolgono prevalentemente a ragazzi in difficoltà e sono finalizzate a sviluppare le parti essenziali del national curriculumNon richiedono alcuna retta agli studenti.
Per la Further Education esistono diverse istituzioni, che per lo più guidano a sostenere gli esami per il GCE (General Certificate of Education - Advanced Level ). Ci sono inoltre molte scuole per le lingue straniere, e altre scuole che aiutano con corsi di sostegno gli studenti delle scuole pubbliche.
Più dettagliate informazioni sul national curriculum, indicazioni didattiche e schede di valutazione per gli insegnanti si possono trovare nei seguenti siti:
La Repubblica Federale di Germania è uno stato "federale, democratico e sociale" che consta di 16 Länder (Grundgesetz, Legge Fondamentale 1949, riconfermata nel 1990), ciascuno dei quali ha la figura giuridica di "stato". Uno degli elementi fondanti di questa realtà è che il potere decisionale per quanto riguarda la cultura (Kulturhoheit), e quindi l'educazione, appartiene ai Länder. Questo potere è considerato il "cuore" della loro sovranità; ne consegue che ogni Land sviluppa una politica culturale che dà espressione alla propria specificità storica, geografica, culturale, socio-politica. Nello stesso però gli stati che costituiscono la Repubblica Federale portano la responsabilità della politica educativa dell'intera Repubblica Federale; ciò li obbliga a collaborare tra loro e con il Governo Federale.
La Grundgesetz non contiene disposizioni particolareggiate sull'educazione, ma afferma solo principi generali, come la libertà nell'esercizio delle arti, della cultura, dell'insegnamento, nella scelta della confessione religiosa e della professione, l'uguaglianza davanti alla legge degli studenti e i diritti dei genitori. Tuttavia la stessa Legge fissa gli ambiti del Governo Federale nel campo dell'Educazione, della Scienza e della Ricerca, che riguardano:
la formazione professionale post obbligo e l'apprendistato;
la struttura e i principi generali dell'insegnamento universitario;
il sostegno alla ricerca;
l'assistenza sociale alla gioventù;
la tutela legale degli studenti;
la regolamentazione all'ingresso delle attività professionali.
La Grundgesetz stabilisce anche speciali forme di collaborazione tra la Federazione e i Länder in progetti di ricerca scientifica che si estendano a livello sopraregionale.
La responsabilità per la formazione professionale è condivisa tra la Federazione e i Länder; ne cura la gestione il Comitato di Coordinamento tra istituzioni scolastiche per la Formazione Professionale e l'inserimento in attività lavorative (Ausbildungsordnungen - Rahmenlehpläne)
Per il Governo Federale, il responsabile dell'Educazione è il Ministro Federale dell'Educazione e della Ricerca.
Quando necessario, le consultazioni tra il Governo Federale e i Länder avvengono nel Bundesrat, la Commissione della Federazione e dei Länder per la pianificazione educativa e per la ricerca (Bund-Länder-Kommission für Bildungsplanung und Forschungsförderung- BLK).
Questa Commissione è anche responsabile dell'innovazione didattica, delle riforme del sistema scolastico, dei progetti di formazione a distanza, della formazione permanente. Attualmente si sta occupando in particolare degli studenti svantaggiati e del passaggio tra scuola e lavoro.
Per la Formazione professionale è competente il Bundesinstitut för Berufsbildung - BIBB (Istituto Federale per la Formazione professionale), che dipende però dal Ministro Federale dell'Educazione e della Ricerca. E' questo il più importante strumento di collaborazione a livello nazionale tra imprese, sindacati, mondo del lavoro in genere.
In ogni Land un Ministro dell'Educazione, della Cultura e delle Scienze (le denominazione variano da Land a Land) è responsabile delle Scuole, dell'Università, delle Biblioteche, degli Archivi, dell'arte e della cultura in genere, della tutela ambientale, dei rapporti tra lo stato e comunità religiose.
I Ministri dell'Educazione, della Cultura e delle Scienze indicano le linee politiche di sviluppo dell'educazione, delle scienze e delle arti, e adottano provvedimenti legali e amministrativi. E' di loro pertinenza anche l'individuazione degli obiettivi educativi per i diversi livelli scolastici e la stesura di curricoli generali per le singole discipline. Non vengono tuttavia precisati i contenuti e i
metodi didattici, che sono lasciati alla responsabilità degli insegnanti, sottoposti però periodicamente a controlli dalle autorità scolastiche del Land. Nelle classi vengono usati libri di testo che devono essere approvati dal Ministro dell'Educazione, della Cultura e delle Scienze del Land di riferimento.
Nella maggior parte dei Länder l'amministrazione scolastica è divisa in due gradi: il Ministro dell'Educazione, della Cultura e delle Scienze costituisce il grado più alto, e gli Uffici Scolastici (Schulämter) e le autorità locali costituiscono il grado più basso. La Scuola Primaria (Grundschule), la Hauptschule (scuola dell'obbligo di tipo professionale) le Sonderschulen (scuole per gli alunni disabili) sono di pertinenza degli Schulämter; le altre istituzioni educative, comprese le scuole professionali, sono di pertinenza del Ministro dell'Educazione, della Cultura e delle Scienze.
Il finanziamento delle scuole pubbliche è a carico dei singoli Länder e della autorità locali (Kommunen), che sono anche responsabili delle strutture degli istituti scolastici.
Il coordinamento delle politiche scolastiche dei Länder è affidato alla Conferenza permanente dei Ministri dell'Educazione e degli Affari Culturali (Ständige Konferenz der Kultusminister der Länder), composta dai Ministri dell'Educazione dei diversi Länder, che si incontrano allo scopo di confrontare le esperienze e armonizzare le politiche scolastiche regionali. Attualmente l'obiettivo comune di tutti i Länder è l'innalzamento della qualità della scuola e l'adeguamento dell'insegnamento post secondario agli sviluppi della scienza e della tecnologia.
La Conferenza svolge anche un ruolo di coordinamento dei lavori tra i Länder e il livello nazionale, soprattutto per quanto riguarda la politica comune europea dell'educazione e la formazione professionale. In considerazione dell'autonomia dei Länder, la Conferenza ha funzioni essenzialmente consultive: le decisioni devono essere prese solo all'unanimità e assumono il carattere di semplici "raccomandazioni", che possono tradursi in iniziative concrete se accolte e incorpotare nelle disposizioni legislative dei singoli länder.
L'obbligo scolastico va dai 6 ai 18 anni e comprende nove (o dieci, in alcuni Länder) anni di frequenza a tempo pieno; per gli anni successivi, fino al compimento del 18° anno, gli studenti possono scegliere di frequentare una scuola part - time. Esistono speciali programmi educativi per gli studenti disabili (Sonderschulen). La frequenza è gratuita.
Il percorso scolastico si distingue in 13 livelli:
I - età dello studente: anni 6
II - età dello studente: anni 7
III - età dello studente: anni 8
IV - età dello studente: anni 9
V - età dell studente: anni 10
VI - età dello studente: anni 11
VII - età dello studente: anni 12
VIII - età dello studente: anni 13
IX - età dello studente: anni 14
X - età dello studente: anni 15
XI - età dello studente: anni 16
XII - età dello studente: anni 17
XIII - età dello studente: anni 18
In accordo con la Grundgesetz, l'istruzione religiosa è parte del curriculum delle scuole pubbliche. L'istruzione viene impartita secondo la fede delle singole comunità; così in molti Länder è oggetto di studio la religione islamica. Spesso le lezioni di religione sono svolte nella lingua di appartenenza degli studenti. Sono i genitori a stabilire a quale insegnamento religioso debbano partecipare i loro figli sotto i 14 anni; successivamente la scelta spetta agli studenti, che possono anche decidere di rinunciare all'educazione religiosa. In questo caso devono frequentare lezioni di etica (1).
Il finanziamento delle scuole pubbliche è deciso a tre livelli: quello della Repubblica Federale, quello dei Länder e quello dei Kommunen (i distretti). Il 90% dei finanziamenti proviene però dai Länder e dai Kommunen. Nel settore della Formazione Professionale, tuttavia, vi è un forte intervento dell'industria privata.
Struttura del sistema scolastico tedesco
Educazione pre obbligo
Kindergärten (giardini d'infanzia) - dai 3 ai 5 anni; la frequenza non è obbligatoria. Fa parte di questa fase dell'educazione anche la Schulkindergärten Vorklassen un periodo di pre - scuola primaria per i bambini che non abbiano raggiunto uno sviluppo intellettuale sufficiente per affrontare la Grundschule. Nella maggior parte dei Länder questo livello pre obbligo è di competenza del settore dell'Assistenza Sociale per l'Infanzia e la Gioventù. I Kindergärten sono per lo più dati in gestione a istituzioni religiose, associazioni di assistenza pubblica, associazioni di genitori, autorità locali. La responsabilità pedagogica di questo tipo di scuola è affidata ai Sozialpädagogen (specialisti laureati in Scienze Pedagogiche e Sociali). Benché i Länder provvedano con loro fondi a questo tipo di scuola, spesso i genitori devono integrare la retta con loro contributi.
Scuola dell'obbligo
Scuola primaria dell'obbligo (fino al IV livello)
Grundschule (scuola di base) - ha una durata di quattro anni; comprende i livelli I - IV. E' una scuola unica, rivolta a tutti gli studenti senza distinzione di abilità. A capo di ogni scuola vi è un Rektor, responsabile dell'attività pedagogica e didattica della scuola e capo dello staff degli insegnanti. Il Rektor stabilisce anche l'orario settimanale delle lezioni, in accordo con i docenti della scuola, controlla che gli insegnanti raggiungano nelle loro classi gli obiettivi didattici stabiliti, gestisce gli acquisti dei materiali didattici.
I programmi sono stati recentemente riformati con l'obiettivo di un maggiore sviluppo delle materie scientifiche, soprattutto della matematica. Una larga parte del programma è dedicata alla conoscenza delle tradizioni locali. L'ambiente in cui vivono i ragazzi è studiato sia dal punto di vista sia della realtà naturale, sia da quello storico e sociale. Dal 1990 è stato introdotto l'insegnamento di una lingua straniera.
Obiettivi centrali dell'insegnamento sono lo sviluppo delle abilità di lettura e di scrittura e l'acquisizione di una buona competenza in matematica e nell'uso degli strumenti informatici. Si tende anche a coltivare nei ragazzi particolari doti in musica, disegno, sport.
Al termine dei quattro anni non viene rilasciato alcun certificato; ogni studente viene però seguito da un registro personale che ne indica i progressi.
La scelta fondamentale per la futura carriera scolastica di ogni studente avviene a conclusione della Grundschule, cioè al livello IV del percorso scolastico, ed è accompagnata da consultazioni tra insegnanti e genitori. Non è però concesso di diritto l'ingresso in tutti i tipi di scuola.
Scuola Secondaria di primo grado (Sekundarstufe I)
Sono Scuole secondarie con obbligo di frequenza a tempo pieno (dal V al X livello).
Le scuole secondarie di questo livello sono suddivise in diversi indirizzi, che rilasciano certificati e qualifiche di vario tipo. C'è una notevole differenziazione tra gli indirizzi nei diversi Länder; tuttavia nella maggioranza dei Länder esistono questi tre tipi di scuola:
Hauptschule - termina con il livello IX . Fornisce agli studenti una formazione generale di base. Le materie fondamentali d'insegnamento sono: tedesco, una lingua straniera (di solito inglese), matematica, fisica e chimica, geografia, storia, esercitazioni professionali (Arbeitslehre), studi sociali, musica, art, sport, educazione religiosa. L'obiettivo di fondo di questa scuola è lo sviluppo delle abilità degli studenti e il loro arientamento verso la scelta della scuola successiva. Termina con lo Hauptschulabschluss, un esame finale che attesta il profitto nella nona classe. A conclusione della frequenza lo studente può entrare nel sistema duale o rimanere nel percorso scolastico professionale a tempo pieno.
Realschule - termina con il X livello. Fornisce agli studenti una formazione generale più ampia rispetto alla Hauptschule. Le materie fondamentali d'insegnamento sono: tedesco, una lingua straniera (di solito inglese), matematica, fisica, chimica, biologia, geografia, storia, politica, musica, arte, sport, educazione religiosa. Oltre alla materie obbligatorie, gli studenti, a partire dal livello VII, devono scegliere tre materie tra quelle proposte dalla scuola e una seconda lingua straniera (di solito francese).
Dopo il 16° anno, gli studenti possono continuare gli studi in scuole professionali o di formazione generale.
Gymnasium - comprende i livelli dal V al XIII: si sviluppa in continuità tra la scuola secondaria di primo livello e quella di secondo livello. Fornisce una formazione generale molto approfondita.
Dal livello V al X, che comprende la secondaria di primo livello, le materie fondamentali sono: tedesco, due lingue straniere, matematica, fisica, chimica, biologia, geografia, storia, politica, musica, arte, sport ed educazione religiosa. A conclusione del livello X, gli studenti sono qualificati a entrare nel livello successivo (Gymnasiale Oberstufe), dove la loro formazione si completa.
In quasi tutti i Länder, inoltre, si trovano le Gesamtschulen (scuole comprensive).
In alcuni stati sono presenti le Mittelschulen, che offrono un tipo di formazione che include la cultura generale e la formazione preprofessionale.
In alcuni Länder i livelli V e VI (cioè i primi due anni della scuola secondaria) sono concepiti come un periodo di orientamento (Orientierungsstufe/Förderstufe), e la scelta del tipo di scuola successiva viene rimandata alla fine del VI livello.
Tutti gli indirizzi della Scuola Secondaria di primo grado sono finalizzati a fornire una cultura generale senza particolari specializzazioni; solo alla sua conclusione gli studenti sceglieranno se proseguire gli studi in una scuola secondaria di secondo grado o se entrare nella Formazione professionale part-time.
Scuola Secondaria di secondo grado (Sekundarstufe II) - dopo la X^ classe
L'accesso alle Scuole Secondarie Superiori dipende dall'indirizzo seguito nel grado inferiore. In questo settore dell'educazione si trovano scuole di formazione generale, scuole professionali, scuole in alternanza col lavoro.
Una grande attenzione è dedicata alla Formazione Professionale e all'Artigianato; leggi specifiche regolano i rapporti tra scuola e imprese private che garantiscono l'apprendistato, per quanto riguarda la tutela dei giovani e la retribuzione del loro lavoro.
Benché le Scuole Secondarie di secondo livello differiscano grandemente per durata dei corsi e per indirizzi formativi, i passaggi tra un indirizzo e l'altro possono avvenire con facilità, così che l'istruzione di secondo livello costituisce un "sistema aperto".
Nella maggioranza dei Länder esistono questi tipi di scuole di carattere generale e professionale:
1. Scuole di carattere generale
Gymnasiale Oberstufe - La struttura dei tre anni è solitamente divisa in un anno di studi introduttivi e in due anni di studi di qualificazione. Per l'ingresso in questo tipo di scuola è necessario il superamento dell'esame conclusivo del Gymnasium o di altra scuola di pari livello.
Gli studenti non devono seguire un curriculum obbligatorio, ma possono scegliere le materie di studio all'interno di tre ambiti disciplinari:
lingue, letteratura e arti;
scienze sociali;
matematica, scienze naturali e tecnologia.
Ogni studente deve studiare materie tratte da tutti e tre gli ambiti disciplinari; sono anche obbligatorie l'educazione religiosa e quella sportiva.
Si conclude con l'Abitur, l'esame di stato che dà accesso sia al mondo del lavoro sia all'Università.
2. Scuole professionali a tempo pieno
Berufsfachschule
E' un tipo di scuola professionale a tempo pieno che prepara gli studenti a una professione, ma garantisce loro anche un approfondimento della cultura generale. Offre una vasta scelta di corsi; ci sono Berufsfachschule specializzate in econonia, in lingue straniere, nei vari settori dell'industria e dell'artigianato, nel settore sanitario. I corsi durano da uno a tre anni, secondo la specializzazione. Vi si accede dalla Hauptschule o dalla Realschule, purché in possesso del diploma di mittlerer Schulabschluss (ottenibile anche attraverso corsi specifici).
Fachoberschule
E' un percorso di due anni di studio professionale a tempo pieno (classi XI e XII, dai 16 ai 18 anni). Vi si accede col diploma di mittlerer Schulabschluss.Prevede molti indirizzi: economia, diritto, amministrazione, design, agraria... I programmi comprendono insegnamenti specialistici di tipo teorico e pratico. Il primo anno è di tipo pratico-professionale, ed è occupato da un tirocinio pratico nella materia scelta per la specializzazione. Il secondo prevede trenta ore settimanali di materie di carattere generali e relative alla specializzazione frequentata. Tra le materie obbligatorie vi sono il tedesco, le scienze sociali, la matematica, le scienze naturali, una lingua straniera, l'educazione fisica. L'esame finale permette l'accesso solo alle FHS (Fachhochschule- Terziario non universitario) non direttamente all'Università.
Berufliches Gymnasium/Fachgymnasium
Si trova in alcuni Länder nella forma di Gymnasiale Oberstufe orientato a una specializzazione professionale e comprende tre anni di corso. Vi si accede col diploma di mittlerer Schulabschluss., o altro equivalente. Gli indirizzi più seguiti sono: Commercio, Ingegneria, Agronomia, Sanità. Termina con il diploma di Abitur, che dà accesso all'Università. Il Fachgymnasium dà la possibilità di ottenere, con un secondo esame, sia il certificato per accedere all'Università, sia un certificato di qualifica professionale.
Berufsoberschule
È un percorso di due anni di studio professionale (classi XII e XIII, dai 17 ai 19 anni) a tempo pieno. Ha la funzione di permettere agli studenti che hanno seguito corsi professionali part-time di ottenere un diploma di Scuola Secondaria Superiore e di accedere alle FHS (Fachhochschule- Terziario non universitario) o ad alcune Facoltà Universitarie Scientifiche.
Il primo anno è finalizzato a rinforzare le competenze di base in tedesco, matematica, fisica, biologia, economia, inglese. Il secondo anno offre specializzazioni in Tecnologia, Economia, Agricoltura, Scienza della nutrizione, Disegno.
Fachschule
Vi sono ammessi coloro che hanno frequentato il Sistema professionale duale e hanno superato l'esame finale. Questa scuola prepara i quadri professionali intermedi, in grado di assumersi responsabilità di gestione nell'indirizzo professionale prescelto. La durata dei corsi varia in relazione alla specializzazione richiesta, da uno a tre anni. La Fachschule si divide in diversi indirizzi, tra i quali i principali sono: Qualifiche Tecniche in meccanica, chimica, alimentazione; Qualifiche Tecniche in Economia e in Tecniche Azienda; Qualifiche Artigianali in Falegnameria, Edilizia, Elettricità. Altri tipi di Fachschule sono finalizzati alla preparazione di assistenti sociali, paramedici, personale alberghiero...
Tutte le Fachschule sono danno accesso alle Fachhochschule (Terziario non universitario), limitatamente all'indirizzo frequentato e previo esame integrativo.
3. Percorsi professionali in alternanza scuola - lavoro
Duales System - Sistema professionale duale
I due terzi dei giovani in Germania completano la foro formazione scolastica in questo tipo di scuola, che dura di norma tre anni. Prende il nome di "duale" perché offre due modalità di apprendimento: sul posto di lavoro e in una scuola professionale (Berufsschule).
Prevede uno o due giorni alla settimana nella Berufsschule e tre o quattro giorni in azienda. Permette di ottenere una qualifica lavorativa. Non richiede particoli requisiti per l'ingresso.
Questo tipo di formazione è utilizzata anche dai giovani in possesso di diplomi di vario tipo: il 15% di essi entrano nel Duales System per un anno per imparare una professione. Sostenuto l'esame finale, entrano all'Università e si laureano, col vantaggio di avere già appreso una professione.
La funzione di orientare gli studenti nelle loro scelte scolastiche sia nel passaggio dall'istruzione primaria al primo grado della Secondaria, sia nel passaggio dal secondo grado della Secondaria all'istruzione superiore, è di competenza del Beratungsleher, un organo esistente in ogni scuola e costituito da membri dello staff dei docenti specializzati in scienze dell'educazione. Nelle scuole professionali esiste un Centro di Informazione sul mondo del lavoro, che aiuta gli studenti nella scelta dell'impiego.
Di norma l'anno scolastico inizia il 1° agosto e termina il 31 luglio; sono previsti 75 giorni di vacanza, sia d'estate, sia d'autunno, sia d'inverno, a scelta dei singoli Länder.
Dopo la Scuola Secondaria Superiore si accede al Settore Terziario (Università, Accademie d'Arte e Musicali, Istituti di Qualificazione Superiore) - Una grande importanza sta assumendo negli anni più recenti la Formazione Continua, lungo tutto l'arco della vita.
Organi di partecipazione alla vita scolastica
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Particolari leggi stabiliscono in ogni Land le modalità di partecipazione degli insegnanti, dei genitori, degli studenti, degli enti locali, all'organizzazione scolastica. Uno degli Organi di partecipazione è il Consiglio degli insegnanti (Leherkonferenz), nel quale lo staff degli insegnanti prende le decisioni sull'istruzione e sull'educazione, badando di non intralciare la libertà di insegnamento dei singoli insegnanti. Accanto al Consiglio degli insegnanti di tutta la scuola, vi sono dei Consigli degli insegnanti di uno specifico settore o anche di una sola classe. E' il Consiglio di classe a scegliere i libri di testo tra quelli presenti un una lista approvata dal Ministro dell'Educazione del Land. In alcuni Länder i genitori e gli studenti hanno il diritto di esprimere il proprio punto di vista all'interno del Consiglio degli insegnanti.
Accanto al Consiglio degli insegnanti esiste il Consiglio della Scuola (Schulkonferenz), che esercita una funzione di raccordo tra capo istituto, insegnanti, studenti, genitori. Questo Consiglio di norma si occupa del regolamento scolastico, della formazione delle classi, dell'orario delle lezioni, dei trasporti degli studenti da casa a scuola, dei viaggi scolastici.
Esistono poi un Organo di rappresentanza elettivo degli studenti, lo Schülerparlament, e l'assemblea generale degli studenti (Schülervollversammlungen).
Non esistono specifici organi di rappresentanza dei genitori.
La partecipazione di forze locali all'organizzazione delle scuole è di norma riservata agli Istituti professionali. L'intervento delle forze locali, sia di carattere imprenditoriale che religioso, si realizza a livello di Land e non di singole scuole.
La scuola privata
I diritti delle scuole private sono garantiti dalla Grundgesetz e dalle Costituzioni dei singoli Länder. La presenza delle scuole private è concepita come limitazione del monopolio dell'educazione da parte dello stato. Le scuole private sono soggette al controllo delle autorità dei Länder di competenza e devono essere da loro autorizzate. Devono assicurare il raggiungimento degli stessi obiettivi educativi previsti per le scuole pubbliche. In alcuni Länder viene richiesto agli alunni che frequentano le scuole private di sostenere l'esame finale presso una scuola pubblica.
La diffusione delle scuole private varia in relazione ai livelli scolastici; la diffusione maggiore di scuole private si ha nei Kindergärten.
Nel settore della Grundschule, le scuole private sono assoggettate a molte limitazioni. La loro istituzione è permessa solo dove le autorità scolastiche locali ritengono che servano scuole per disabili, o dove non si trovino scuole confessionali gestite dai Länder.
Nel settore delle Scuole Secondarie dell'obbligo esistono due tipi di scuole private:
le Ersatzschulen (Scuole alternative) - Svolgono funzioni alternative alle scuole statali che esistono sul territorio. Si tratta per lo più di scuole confessionali, convitti, scuole internazionali;
le Ergänzungsschulen (Scuole complementari) - Svolgono funzioni complementari rispetto all'offerta di corsi delle scuole statali, dove non esiste un'adeguata offerta formativa nelle scuole pubbliche. Sono presenti soprattutto in ambito professionale.
Per più dettagliate informazioni sulla struttura del sistema scolastico e sui programmi dei singoli indirizzi, si può consultare il sito: www.eduserver.de
II - I sistemi formativi europei: verso un'armonizzazione?
1. Le disposizioni comunitarie sull'istruzione fino al Trattato di Maastricht
a)il principio di sussidiarietà
b)il concetto di "dimensione europea dell'educazione"
La cooperazione comunitaria nel settore dell'istruzione risale a un periodo molto posteriore rispetto ai primi trattati di cooperazione economica; la Comunità nasce e si sviluppa, infatti, come Comunità Economica, all'interno della quale il settore dell'istruzione non sembra rivestire un'importanza primaria, se non per quanto riguarda, in maniera specifica, la formazione professionale.
Il trattato di Roma (25 marzo 1957), al capo 2 (Il fondo sociale europeo), si occupa infatti esclusivamente della "rieducazione professionale" dei lavoratori appartenenti a paesi membri della Comunità che abbiano perso il posto di lavoro, e non contiene del tutto il termine "istruzione"
L'art. 128 dichiara che "Su proposta della Commissione e previa consultazione del Comitato economico e sociale, il Consiglio fissa i principi generali per l'attuazione di una politica comune di formazione professionale che possa contribuire allo sviluppo armonioso sia delle economie nazionali sia del mercato comune".
Come si vede, l'interesse della Comunità è sempre rivolto ai problemi economici e allo sviluppo del mercato.
Solo agli inizi degli anni Settanta la CEE incomincia ad occuparsi attivamente del settore educativo; il 16 novembre 1971 ha luogo la prima riunione dei Ministri dell'Istruzione dei paesi membri della Comunità, finalizzata ad individuare "un modello europeo di cultura in correlazione con l'integrazione europea".
Le successive riunioni dei Ministri dell'Istruzione della CEE sono rivolte appunto a definire gli elementi che possono costituire la base per una dimensione europea dell'educazione.
Di particolare importanza è la Risoluzione del 1976, nella quale si individuano concretamente le aree di una possibile collaborazione tra gli stati in materia di istruzione e si istituisce un Comitato per l'istruzione, a cui partecipano i rappresentanti dei Governi nazionali degli stati appartenenti alla CE.
Tra i campi d'azione prioritari, viene individuato quello dello scambio di informazioni e di dati statistici sui diversi sistemi scolastici; fu creato, a questo fine, il sistema informativo EURYDICE, con un'unità di coordinamento a Bruxelles e una o due unità nazionali per ogni stato membro.
Dalla stessa esigenza prese vita il programma ARION, che aveva lo scopo di promuovere visite di studio per esperti in campo educativo, mentre altri programmi si svilupparono successivamente, come l'ERASMUS e il SOCRATES.
Al di là di queste iniziative, appare di grande interesse rilevare le linee politiche su cui si fonda la cooperazione tra gli stati della CEE in campo educativo; essa viene fondata, infatti, sul principio della "sussidiarietà": la Comunità Europea, come entità sovranazionale, apporta un valore "sussidiario" rispetto alle politiche degli stati membri, non sostituendosi in alcun modo ad essi.
Gli stati nazionali rimangono così pienamente responsabili per quanto riguarda l'organizzazione degli studi e i contenuti d'insegnamento; contemporaneamente viene affermato con forza il principio del rispetto delle caratteristiche culturali di ogni popolo, delle sue tradizioni, dei valori di cui è portatore: le differenze tra gli stati devono essere tutelate, non omologate in un indiscriminato appiattimento.
La nuova cultura europea intende nutrirsi e arricchirsi degli apporti delle culture nazionali, allargandone le prospettive in una dimensione sovranazionale.
Occorre tener presente che quanto deciso dai Ministri è una Risoluzione, priva perciò di carattere cogente nei confronti degli stati; essa esprime quindi un semplice orientamento, a cui gli stati possono attenersi se lo ritengono opportuno.
D'altra parte nel settore dell'istruzione non esistono direttive negoziate e gestite direttamente dal Comitato per l'istruzione; le uniche direttive, assimilabili a questo campo, si riferiscono o all'istruzione dei figli dei lavoratori emigrati all'interno della Comunità (1977) o al riconoscimento dei titoli di studio post - secondari, con un curricolo almeno triennale, ai fini professionali. (1989).
Il 18 maggio 1988 però la Commissione CEE inviò al Consiglio e ai Ministri dell'Istruzione un'importante Comunicazione concernente le azioni da intraprendere per la cooperazione in materia educativa, in vista della scadenza del 1993: l'eliminazione, prevista per quell'anno, delle barriere che si opponevano alla libera circolazione delle persone all'interno della Comunità, comportava, secondo la Commissione, lo sviluppo di una coscienza europea e la creazione di legami più stretti tra le istituzioni preposte all'educazione e il mondo del lavoro e dell'economia.
Su queste basi il Consiglio e i Ministri dell'Istruzione, riunitisi a Bruxelles il 24 maggio 1988, adottarono una Risoluzione sulla Dimensione europea dell'insegnamento, che prevedeva un insieme di misure per il periodo 1988/1992, rivolte a rafforzare nei giovani il senso dell'identità europea, a favorirne la partecipazione responsabile allo sviluppo economico-sociale della Comunità, a facilitare la loro conoscenza della Comunità e dei suoi stati membri, sotto l'aspetto storico, culturale, economico e sociale.
La Risoluzione prevedeva anche una serie di "misure", volte all'inserimento della dimensione europea nei sistemi educativi dei singoli stati membri; a questo fine si invitavano i paesi membri ad "includere esplicitamente la dimensione europea nei programmi scolastici in tutte le opportune discipline, ad esempio letteratura, lingua, storia, geografia, scienze sociali, economia e arte"(punto 3).
Pur con i suoi limiti questa Risoluzione indica che era intervenuto un mutamento nella percezione del ruolo dell'istruzione in vista della formazione della nuova Europa.
2. Il Trattato di Maastricht
a)il riconoscimento della funzione dell'istruzione
b)la differenziazione tra istruzione e formazione professionale
c) l'esclusione di "qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri"
L'esplicito riconoscimento della funzione dell'istruzione all'interno della Comunità avviene solo con il Trattato sull'Unione Europea firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992, all'interno del quale si trova anche un nuovo Titolo, dedicato alla Cultura, (Titolo IX), mentre il Titolo VIII, dedicato alla Politica Sociale Istruzione Formazione Professionale e Gioventù contiene importanti modifiche rispetto agli articoli del Trattato di Roma inerenti gli stessi argomenti.
Da questi Titoli riportiamo alcuni articoli di particolare rilievo:
TITOLO VIII
ISTRUZIONE, FORMAZIONE PROFESSIONALE E GIOVENTÙ
ARTICOLO 126
La Comunità contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri e, se necessario, sostenendo ed integrando la loro azione nel pieno rispetto della responsabilità degli Stati membri per quanto riguarda il contenuto dell'insegnamento e l'organizzazione del sistema dell'istruzione, nonché dello loro diversità culturali e linguistiche.
L'azione della Comunità è intesa:
a sviluppare la dimensione europea dell'istruzione, segnatamente con l'apprendimento e la diffusione delle lingue degli Stati membri;
a favorire la mobilità degli studenti e degli insegnanti, promovendo tra l'altro il riconoscimento accademico dei diplomi e dei periodi di studio;
a promuovere la cooperazione tra gli istituti d'insegnamento;
a sviluppare lo scambio di informazioni e di esperienze sui problemi comuni dei sistemi di istruzione degli stati membri;
a favorire lo sviluppo degli scambi di giovani e di animatori di attività socioeducative;
a incoraggiare lo sviluppo dell'istruzione a distanza.
La Comunità e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di istruzione, in particolare con il Consiglio d'Europa.
Per contribuire alla realizzazione degli obiettivi previsti dal presente articolo, il Consiglio adotta:
deliberando in conformità della procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni, azioni di incentivazione, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri;
deliberando, a maggioranza qualificata su proposta della Commissione, raccomandazioni.
ARTICOLO 127
La Comunità attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri, nel pieno rispetto della responsabilità di questi ultimi per quanto riguarda il contenuto e l'organizzazione della formazione professionale.
L'azione della Comunità è intesa:
a facilitare l'adeguamento delle trasformazioni industriali, in particolare attraverso la formazione e la riconversione professionale;
a migliorare la formazione professionale iniziale e la formazione permanente, per agevolare l'inserimento e il reinserimento professionale sul mercato del lavoro;
a facilitare l'accesso alla formazione professionale ed a favorire la mobilità degli istruttori e delle persone in formazione, in particolare dei giovani;
a stimolare la cooperazione in materia di formazione tra istituti di insegnamento o di formazione professionale e imprese;
a sviluppare lo scambio di informazioni e di esperienze sui problemi comuni dei sistemi di formazione degli Stati membri.
La Comunità e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di formazione professionale.
Il Consiglio, deliberando in conformità della procedura di cui all'articolo 189 C e previa consultazione del Comitato economico e sociale, adotta le misure atte a contribuire alla realizzazione degli obiettivi di cui al presente articolo, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri.
TITOLO IX
CULTURA
ARTICOLO 128
La Comunità contribuisce al pieno sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle loro diversità nazionali e regionali, evidenziando nel contempo il retaggio culturale comune.
L'azione della Comunità è intesa ad incoraggiare la cooperazione tra gli stati membri e, se necessario, ad appoggiare e ad integrare l'azione di questi ultimi nei seguenti settori:
miglioramento della conoscenza e della diffusione della cultura e della storia dei popoli europei;
conservazione salvaguardia dei patrimonio culturale di importanza europea;
scambi culturali non commerciali;
creazione artistica e letteraria, compreso il settore audiovisivo.
La Comunità e gli Stati membri favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di cultura, e in particolare con il Consiglio d'Europa.
La Comunità tiene conto degli aspetti culturali nell'azione che svolge ai sensi di altre disposizioni del presente trattato.
Per contribuire alla realizzazione degli obiettivi previsti dal presente articolo, il Consiglio adotta:
deliberando in conformità della procedura di cui all'articolo 189 B e previa consultazione del Comitato delle regioni, azioni di incentivazione, ad esclusione di qualsiasi armonizzazione delle disposizioni legislative e regolamentari degli Stati membri. Il Consiglio delibera all'unanimità durante tutta la procedura di cui all'articolo 189B;
deliberando all'unanimità su proposta della Commissione, raccomandazioni.
Come risulta evidente, il Trattato sull'Unione Europea di Maastricht estende la competenza della Comunità all'area dell'Istruzione e della Cultura, ma mantiene ancora una differenziazione, per quanto riguarda la modalità dei suoi interventi, tra il campo dell'istruzione e quello della formazione professionale.
Nell'art. 126 del Titolo VIII si dice infatti che "La Comunità contribuisce allo sviluppo di un'istruzione di qualità incentivando la cooperazione tra Stati membri"; nell'art. 127 dello stesso Titolo si dice invece che "La Comunità attua una politica di formazione professionale che rafforza ed integra le azioni degli Stati membri".
L'azione della Comunità si presenta quindi più immediata e diretta nell'ambito della formazione professionale rispetto al settore più generale dell'istruzione, sempre nel pieno rispetto dell'autonomia decisionale dei singoli stati membri, in un campo così delicato com'è quello della formazione dei giovani.
Si deve rilevare ancora che nel Trattato sull'Unione Europea di Maastricht viene esclusa qualsiasi azione politica mirante in modo esplicito all'armonizzazione dei sistemi scolastici dei singoli stati membri.
3. Gli obiettivi comuni dei sistemi di istruzione e formazione europei dal Trattato di Amsterdam al 2004
a)il concetto di "armonizzazione"
b)il riconoscimento reciproco dei titoli di studio
c)la cooperazione in materia di qualità dei sistemi europei d'insegnamento e di formazione professionali
Il Trattato di Amsterdam del 2 ottobre 1997 dedica un ampio spazio al tema specifico dell'istruzione e della formazione professionale; nel Capo 3 (Istruzione, Formazione professionale e Gioventù), art. 149, non solo conferma e approfondisce l'art. 126 (Titolo VIII) del Trattato di Maastricht, ma impone agli stati membri una serie di provvedimenti amministrativi volti al riconoscimento accademico dei diplomi e dei periodi di studio.
L'esigenza per tutti gli stati membri di procedere allo studio di iniziative finalizzate ad armonizzare i sistemi europei,
in vista dell'innalzamento della qualità dell'istruzione, fu affermata con forza per la prima volta nel Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, mediante una specifica sessione dedicata agli "obiettivi futuri dei sistemi di istruzione e formazione".
In quell'occasione è stato deciso di definire in comune gli obiettivi "che consentiranno a tutti i cittadini europei di partecipare alla nuova società della conoscenza", e si è stabilito che tali obiettivi dovranno essere raggiunti, entro dieci anni, con un "metodo aperto di coordinamento".
Nel documento conclusivo di tale Consiglio si afferma inoltre che: "I sistemi europei di istruzione e formazione devono essere adeguati alle esigenze della società dei saperi e alla necessità di migliorare il livello e la qualità dell'occupazione. Dovranno offrire possibilità di apprendimento e formazione adeguate ai gruppi bersaglio nelle diverse fasi della vita: giovani, adulti disoccupati e persone occupate soggette al rischio che le loro competenze siano rese obsolete dai rapidi cambiamenti. Questo nuovo approccio dovrebbe avere tre componenti principali: lo sviluppo di centri locali di apprendimento, la promozione di nuove competenze di base, in particolare nelle tecnologie dell'informazione, e qualifiche più trasparenti.
Il primo documento finalizzato a delineare un approccio globale e coerente delle politiche nazionali nel settore dell'istruzione, con l'obiettivo di migliorare la qualità e l'efficacia dei sistemi di istruzione e di formazione nell'Unione europea, risale all'anno seguente, il 12 febbraio 2001, ed è stato emanato dal Consiglio Europeo: si tratta della "Relazione sugli obiettivi concreti futuri dei sistemi di istruzione e di formazione".
Il Consiglio Europeo di Stoccolma del 23 e 24 marzo 2001 ribadisce e allarga tale obiettivo, mediante l'affermazione che "i lavori sul follow-up degli obiettivi dei sistemi di istruzione e di formazione dovrebbero essere valutati in una prospettiva mondiale".
Nel Consiglio Europeo di Barcellona dei giorni 15 e 16 marzo 2002 sono stati poi esplicitati i tre obiettivi intorno ai quali gli stati membri devono impegnarsi a lavorare in armonia: il miglioramento della qualità dei sistemi di istruzione e di formazione; l'accesso per tutti i giovani all'istruzione e alla formazione; l'apertura dell'istruzione e della formazione sul mondo.
Nel documento finale redatto dal Consiglio si rileva che il miglioramento della qualità dell'istruzione e della formazione rappresenta "uno strumento privilegiato di coesione sociale e culturale, nonché uno strumento economico considerevole, destinato a migliorare la competitività e il dinamismo dell'Europa". Vi si afferma inoltre che il modello europeo di coesione sociale deve poter consentire a tutti i cittadini di accedere ai sistemi d'istruzione e di formazione, facilitando il passaggio da un canale d'istruzione ad un altro (ad esempio dalla formazione professionale all'insegnamento liceale) e viene ribadita l'esigenza di migliorare la qualità della formazione degli insegnanti e degli addetti alla formazione e di riservare uno sforzo particolare all'acquisizione, da parte di tutti i cittadini europei, delle competenze di base che devono essere attualizzate per poter rispondere alle esigenze di sviluppo della società della conoscenza. Un particolare interesse suscita l'obiettivo individuato come "Apertura sul mondo dell'istruzione e della formazione". Quest'obiettivo si riferisce tanto a uno specifico spazio europeo dell'istruzione e della formazione, da costruirsi tramite la mobilità e l'insegnamento delle lingue straniere, quanto all'apertura della società europea verso il mondo intero, realizzabile mediante il potenziamento dei collegamenti con il mondo del lavoro, della ricerca e della società civile nel suo insieme.
Il Consiglio Europeo di Barcellona ha fissato anche la strategia coordinata con la quale gli Stati membri dovranno produrre gli strumenti idonei a raggiungere gli obiettivi individuati, soprattutto mediante la definizione di indicatori e lo scambio di esperienze e di punti di vista fra gli operatori.
A proposito del primo obiettivo (il miglioramento della qualità dei sistemi di istruzione e di formazione), i risultati concreti da perseguire sono così definiti:
ridurre della metà, entro il 2010, il numero di giovani da 18 a 24 anni che hanno terminato soltanto il primo ciclo dell'insegnamento secondario inferiore;
garantire entro la fine del 2010 l'accesso per tutti gli istituti di istruzione e di formazione, a Internet e alle risorse multimediali;
sorvegliare che entro la fine del 2002 tutti gli insegnanti interessati siano qualificati per quanto riguarda l'utilizzazione di tali tecnologie;
aumentare ogni anno in maniera sostanziale l'investimento per abitante nelle risorse umane.
Per quanto riguarda il secondo obiettivo (Facilitare l'accesso di tutti all'istruzione e alla formazione), i risultati concreti da perseguire consistono nel ridurre della metà, entro il 2010, il numero di giovani da 18 a 24 anni che hanno terminato soltanto il primo ciclo dell'insegnamento secondario inferiore e che non continuano gli studi o l'attività di formazione.
Infine, a proposito del terzo obiettivo (Aprire l'istruzione e la formazione sul mondo), i risultati concreti da perseguire sono:
favorire la formazione dei capi di impresa e dei lavoratori autonomi;
incoraggiare lo studio di due lingue dell'Unione europea, diverse da quella materna o da quelle materne, per un periodo minimo di due anni consecutivi;
favorire la mobilità degli studenti, degli insegnanti, degli addetti alla formazione e dei ricercatori.
Le decisioni assunte negli anni successivi dagli Organi competenti (Commissione Istruzione e Cultura, Parlamento Europeo, Consiglio) sono volte essenzialmente a dare attivazione agli obiettivi individuati dal Consiglio Europeo di Barcellona.
La Risoluzione del Consiglio del 19 dicembre 2002, prevede di promuovere una cooperazione potenziata nel settore dell'insegnamento e della formazione professionale, al fine di eliminare gli ostacoli alla mobilità professionale e geografica e di promuovere l'accesso all'istruzione e alla formazione durante l'intero arco della vita.
A tal fine, il Consiglio invita gli Stati membri e la Commissione ad adottare provvedimenti per migliorare la trasparenza e il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche nel quadro dei sistemi d'insegnamento e di formazione professionali e a promuovere il potenziamento della cooperazione in materia di qualità dei sistemi europei d'insegnamento e di formazione professionali, allo scopo di realizzare una fiducia reciproca su una base solida
L'attuazione di una politica comunitaria di formazione professionale è l'oggetto anche della Decisione del Consiglio del 26 febbraio 2004, che stabilisce lo statuto del Comitato consultivo per la formazione professionale, istituito con il compito di assistere la Commissione.
La decisione del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 dicembre 2003 istituisce invece un programma pluriennale (2004-2006) per l'effettiva integrazione delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (TIC) nei sistemi di istruzione e formazione in Europa (programma eLearning). L'obiettivo globale del programma è quello di sostenere e sviluppare ulteriormente l'uso efficace delle TIC nei sistemi europei di istruzione e formazione, come contributo ad un'istruzione di qualità e come elemento essenziale per adeguare tali sistemi alle esigenze della società della conoscenza nel contesto di una formazione permanente.
Un programma molto ambizioso per lo sviluppo dell'istruzione e della formazione permanente in dimensione europea, per il periodo 2007 - 2013, è stato adottato recentemente (15 luglio 2004) dalla Commissione Istruzione e Cultura.
Dotato di un budget di 13,6 miliardi di euro, per i sette anni in cui si estende, questo programma si propone di contribuire al miglioramento della qualità dei sistemi di istruzione e di formazione.
Prevede quattro azioni specifiche: il Comenius, indirizzato all'istruzione; l'Erasmus all'Università; il Leonardo da Vinci alla formazione professionale, il Grundtvig all'insegnamento agli adulti.
Per quanto riguarda l'istruzione l'obiettivo è la partecipazione di almeno un allievo su 20, all'interno dei paesi comunitari. al progetto Comenius.