Abbazia di Montecassino

Sorta sui resti di due templi dedicati a Giove e ad Apollo e un presidio romano, l’Abbazia di Montecassino dove la sua fondazione a San Benedetto.
La fondazione dell’abbazia favorì nel corso del secolo VI, e in quelli a seguire, lo sviluppo urbanistico nella zona, dandole floridezza e benessere economico, secondo quella particolare tendenza che caratterizzò in Italia gli insediamenti sorti per la presenza e l’impulso dei primi centri monastici.
Già nel secolo VIII l’abbazia si affermava come importante centro di cultura e Paolo Diacono.
Dopo un periodo d’abbandono, il monastero cominciò a rifiorire per opera dell’abate Aligerno e del papa Vittore III, raggiungendo il massimo splendore sotto l’abate Desiderio, fece ricostruire il complesso monastico dotandolo di una grande basilica; furono chiamati architetti lombardi e amalfitani oltre a pittori provenienti da Bisanzio.
L’Abbazia occupò una posizione primaria nell’ordine e nella Chiesa fino al 1349, allorché fu gravemente danneggiata da un terremoto, ricostruita nel secolo XVI al secolo XVIII, accolse nel suo ultimo aspetto caratteri del tardo Rinascimento ma nel proseguo dei lavori si configurò come monumento architettonico nell’età barocca.
Dopo la distruzione avvenuta il 15 febbraio 1944 per effetto dei bombardamenti, convinti che il monastero fosse stato trasformato in un caposaldo tedesco, una complessa opera di riedificazione ha ridato all’abbazia l’aspetto originario, secondo la sua pianta rettangolare aperta sul disegno dei tre chiostri, con la grandiosa basilica a tre navate secondo il progetto originale.
L’abbazia conserva tuttora la sua famosa biblioteca, pur gravemente compromessa dalle distruzioni belliche: del ricchissimo patrimonio, frutto di un immenso lavoro culturale.
Il primo documento ufficiale del volgare nostrano conservato nella Biblioteca di Montecassino è " Placido Capuano", un atto giudiziario.

La biblioteca è stata dichiarata monumento nazionale e all’interno dell’Abbazia è visitabile un’interessante museo, dove vengono conservate numerose opere e reperti di grande pregio e valore tra cui: manoscritti, disegni e stampe; resti della Basilica, reperti etruschi e di arte romana; pitture e sculture benedettine.