Μα̃θήμα
1) Il numero αρχή
del mondo
Fino
dalle origini del pensiero classico il Lògos comprese il sapere filosofico e
quello matematico: Talete e Pitagora hanno dato i fondamenti sia alla storia
della filosofia sia a quella della matematica; in Platone la matematica occupa
un ruolo di rilievo nella gnoseologia quale grado della conoscenza razionale,
mentre nel
Timeo rappresenta
la struttura logica del reale .
La
matematica divenne presto un sapere autonomo e organizzato, un modello epistemologico
e una tappa fondamentale nella costruzione della civiltà occidentale, attraverso
straordinari intellettuali quali Euclide, Archimede, Ipparco, Tolomeo. Essa
si presentò come un sapere logico-discorsivo fondato sulle definizioni e sul
metodo deduttivo, sulle dimostrazioni.
Tuttavia
essa mantenne viva anche una visione del lògos come apertura all’Altro,
forma di iniziazione e strumento che apriva al mistero:basti pensare all’uso
allegorico-allusivo della matematica in Cusano e a quello metafisico in Bruno.
Il numero divenne realtà
ontologica, strumento e simbolo.
Il
concetto di misura, inoltre, assunse il ruolo di una categoria interpretativa
estendibile ed estesa ad altre forme di sapere, dall’etica all’estetica, dal
linguaggio poetico, al linguaggio comune e alla politica.
L’intento
del percorso è quello di proporre alcune
tappe
significative della storia del Lògos matematico
(
*) e del suo
manifestarsi al di là del confini disegnati dalla propria autonomia epistemologica,
restituendolo alla originaria dimensione di Discorso sul mondo. Si intende
in questo modo evidenziarlo, senza limitarne la complessità, come radice della
cultura europea.
Il
numero e la matematica ,dunque, non sono riducibili soltanto all’immagine stereotipata
che ne abbiamo, legata soprattutto alla loro dimensione pratica , applicativa
e logica: fin dall’antichità greca, radice fondamentale della nostra cultura,
essi hanno avuto una dimensione speculativa, ontologica, simbolica, spirituale,
rivelativa. Ciò emerge particolarmente nelle riflessioni sui numeri irrazionali,
che hanno percorso la storia della matematica .Essi , peraltro, fanno la loro
comparsa fin dagli esordi del pensiero matematico, nella scuola pitagorica e,
secondo un mito pitagorico, l’anima di colui che avrebbe divulgato l’esistenza
dei numeri irrazionali, non avrebbe avuto pace e sarebbe stata trascinata dal
mare in tempesta. Segno, questo mito, del carattere inquietante e rivelativo
del sapere matematico.
Particolarmente
significativo, per aprirsi a questa concezione della matematica come attività
dello spirito e visione del mondo è l’incontro con
Imre Toth,
affascinante intellettuale contemporaneo, il quale recupera nel suo originale
pensiero, tutta la ricchezza del sapere matematico, proprio ritornando alle
origini di questo Lògos, che affondano nella Grecia classica, madre della
cultura europea.
Prof.
Renata Merlo, L.S.S. “ P. Gobetti” Torino