Le occasioni della musica:
le occasioni profane
Premessa
La
festa medievale è un ambito che
presenta una notevole varietà di riferimenti interpretativi: tra i tanti
possibili, noi abbiamo scelto di lavorare su una duplice connotazione della
festa: la
festa cortese e quella
popolare.
Addentrandoci nel percorso, abbiamo scoperto
che risultava complesso trovare un
fil rouge che mettesse concettualmente
insieme il contesto, le fonti e i testi. Alla fine, la soluzione è giunta quasi
da sé, nel senso che - come spesso succede - l'impianto teatrale ci ha suggerito
coordinate che hanno creato un contenitore entro cui di volta in volta "mettere
in scena" momenti diversi della festa. Ecco dunque il nostro spazio: la piazza
di Arras, in cui nel XIII secolo Adam de la Halle ambienta un caleidoscopico
mondo in cui si succedono aspetti, personaggi e situazioni sempre diversi. Il
Jeu de la feuillée (
La Pergola nella recentissima traduzione italiana
di Rosanna Brusegan) di Adam de La Halle è la cornice in cui inseriamo la
festa declinata in varie forme (la taverna, il carnevalesco, la festa dei
folli
e la
féerie, la festa delle fate).
Ma il filone della festa cortese non si
esaurisce qui: altre voci ci hanno affascinato per la freschezza delle immagini
e la vivace immediatezza con cui viene rappresentato un mondo per noi ormai così
lontano. Ecco dunque il mese in cui liberalità e cortesia si intrecciano nel
tempo della rinascita e del desiderio d'amore:
Maggio di Folgore
di San Gimignano ci offre una splendida immagine della festa di corte; come
anche
Kalenda Maya che ci siamo divertiti a tradurre secondo la
nostra sensibilità. Ma anche la
Madonna Fiammetta di Giovanni
Boccaccio ha ancora qualcosa da dirci, nell'elegiaco ricordo di felici tempi che
non torneranno più.
Il nostro percorso sulla
festa nel
medioevo finisce qui. E forse non a caso, si conclude a maggio, proprio
nel mese della festa.
INDICE GENERALE
1) La
festa cortese:
2) La
festa popolare: